Israele e Hamas, la diretta. Erdogan, "Netanyahu è finito": asse coi parenti degli ostaggi israeliani
Dopo Gaza, si intensificano i raid israeliani nel Sud della Striscia e in Cisgiordania. Colpite Jenin, Khan Younis e Rafah. Israele fa arrivare carburante ai palestinesi su richiesta della Casa Bianca, l'Onu parla di rischio carestia.
Ore 17.20 - Il capo dei Pasdaran: "Israele nella pattumiera della storia"
"La Palestina si trova sulla strada di una guerra di logoramento... Israele dovrà affrontare una sconfitta definitiva e finire nella pattumiera della storia". Ad affermarlo è il comandante delle guardie rivoluzionarie Hossein Salami durante una manifestazione nella capitale Teheran, trasmessa in diretta dalla Tv di stato. E ancora: "La battaglia non è finita, il mondo islamico farà tutto ciò che deve fare. Rimangono ancora grandi capacità inutilizzate".
Ore 16.52 - Israele, indaghiamo sulla notizia dei morti in una scuola Onu
Le Forze di difesa israeliane stanno indagando sulle notizie provenienti dalla scuola di Al-Fakhoura, che si trova nel campo profughi di Jabalia, dove dozzine di persone sarebbero morto in seguito a un raid. Il tenente colonnello Peter Lerner, portavoce dell'Idf, ha detto alla Bbc che si sta "esaminando la questione", La scuola è gestita dalle Nazioni Unite.
Ore 16.23 - Il ministro giordano non invierà truppe arabe a Gaza
Il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ha respinto l'idea che truppe arabe possano entrare nella Striscia di Gaza per "ripulire il disordine" creato dall'invasione israeliana. "Parlando a nome della Giordania, ma avendo discusso la questione con quasi tutti i nostri fratelli, non ci saranno truppe arabe che andranno a Gaza. Nessuna. Non saremo visti come il nemico", ha dichiarato Safadi durante un forum sulla sicurezza regionale in corso in Bahrein.
Ore 16.10 - Erdogan: ricevuta una lettera dei parenti degli ostaggi di Hamas
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto di aver ricevuto una lettera dai parenti degli israeliani tenuti in ostaggio da Hamas. Questi ultimi gli chiedevano di intervenire nella situazione e che Ankara sta lavorando per assicurarne il rilascio. "Ho ricevuto una lettera dalle famiglie degli israeliani tenuti in ostaggio da Hamas che mi chiedono di intervenire per garantire il rilascio dei loro parenti. Non vogliamo che israeliani o palestinesi siano tenuti prigionieri", sono state le sue parole.
Ore 16.04 - Israele colpisce le postazioni di Hezbollah nel sud del Libano
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno attaccato obiettivi del movimento sciita libanese filo-iraniano Hezbollah nel sud del Libano. In particolare, secondo una nota delle Idf, sono stati distrutti un avanzato sistema missilistico terra-aria e delle postazioni di Hezbollah, in risposta a un attacco contro un aereo dell'Aeronautica militare.
Ore 15.23 - Erdogan, "Netanyahu finito, neanche gli israeliani lo vogliono"
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato "finito" il premier israeliano Benjamin Netanyahu. "Andrà via e saremo salvi da questo personaggio. Il 60/70% degli israeliani non lo vuole e anche la comunità internazionale se ne sta accorgendo perché il prezzo di questa guerra lo stanno pagando tutti".
Ore 14.43 - Attacco di Israele alla scuola nel nord della Striscia di Gaza
Un raid israeliano ha colpito la scuola Al Fakhoura, nel nord della Striscia di Gaza, diventata rifugio per centinaia di famiglie di sfollati. Decine di persone sono state uccise.
Ore 14.00 - Il primo aereo con i bambini palestinesi feriti è arrivato negli Emirati
Il primo aereo con a bordo bambini palestinesi rimasti feriti nella guerra tra Israele e Hamas ha raggiunto gli Emirati Arabi Uniti, Paese che ha promesso uno sforzo per aiutare circa mille bambini. Il gruppo di 15 persone, tra cui i bambini e i loro familiari, ha attraversato il valico di frontiera di Rafah venerdì. Hanno poi preso un volo dalla città egiziana di El-Arish per Abu Dhabi.
Ore 13.30 - Il Papa incontra il presidente iracheno; tra i temi la guerra in Medioriente
Papa Francesco ha ricevuto in udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il presidente della Repubblica d’Iraq, Abdul Latif Jamal Rashid. "Durante i cordiali colloqui in Segreteria di Stato, avvalorando le buone relazioni bilaterali - legge in una nota della sala stampa della Santa Sede - si sono affrontati temi di interesse comune con particolare attenzione al conflitto in Israele e Palestina, e all’urgente impegno per la pace e la stabilità".
Ore 13.17 - Nuove sirene di allarme al confine con Libano
Nuove sirene di allarme sono risuonate poco fa nel nord di Israele al confine col Libano. Lo ha segnalato il portavoce militare israeliano
Ore 12.37 - Libano, colpiti 17 villaggi
Più di 17 villaggi nella zona centrale e occidentale del sud del Libano sono stati raggiunti da circa 70 colpi di artiglieria tra le 6 e le 11 di questa mattina. Lo hanno riferito al quotidiano libanese L'Orient Le Jour fonti della sicurezza e residenti della regione. Nello stesso arco di tempo, ha aggiunto il quotidiano, sono stati registrati anche cinque attacchi israeliani contro zone periferiche delle località di Naqura, Labbouneh, Jibbain, Aita al-Shaab e Srobbine, sempre nella zona meridionale del Libano.
Ore 11.44 - Cisgiordania, attacco israeliano a un campo profughi: 5 morti
Attacco con drone israeliano sul campo profughi di Balata, nei pressi di Nablus, in Cisgiordania. La Croce Rossa palestinese ha dichiarato nella notte che nell'attacco 5 persone sono state uccise e altre due ferite . Le forze di difesa israeliane e l'agenzia di intelligence Shin Bet hanno riferito in un comunicato congiunto di aver preso di mira "un covo usato dai terroristi coinvolti nella pianificazione di imminenti attacchi terroristici contro civili israeliani e obiettivi militari".
Ore 11.58 - Gerusalemme, "in marcia verso l'ufficio di Netanyahu"
E' arrivata alla periferia di Gerusalemme, a Mevaseret Zion, la marcia degli israeliani per chiedere il rilascio degli ostaggi trattenuti da Hamas nella Striscia di Gaza dal terribile attacco del 7 ottobre in Israele. Lo riferisce il Times of Israel, secondo cui i partecipanti intendono raggiungere nel pomeriggio l'ufficio del premier.
Ore 11.29 - "Eliminata a Gaza una cellula del lancio di razzi su Tel Aviv"
L'esercito israeliano ha eliminato a Gaza "la cellula terroristica che ieri sera ha lanciato una salva di razzi" nel centro di Israele e su Tel Aviv. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui il lancio verso Israele è avvenuto da "tetto di un palazzo". "Le attività dei soldati nella Striscia - ha poi aggiunto - continuano con l'individuazione di tunnel del terrore, l'uccisione dei terroristi e l'attacco infrastrutture terroristiche". Nello scorso giorno - ha proseguito - aerei ed elicotteri "hanno colpito decine di obiettivi nella Striscia" inclusi "comandi di centri operativi, postazioni di lancio e laboratori di manifattura di armi".
Ore 11.01 - Khan Yunis, "corpi nei sudari fuori da ospedale"
Cadaveri avvolti nei sudari fuori dall'obitorio dell'ospedale Nasser a Khan Yunis, dopo l'attacco israeliano la scorsa notte nella città nel sud della Striscia di Gaza. Sarebbero almeno 26 le persone morte e altre 23 ferite nell'attacco secondo quanto dichiarato dal direttore dell'ospedale locale ad Afp.
Ore 10.29 - Hezbollah, "abbiamo risposto al raid di Israele"
Hezbollah ha annunciato di aver risposto agli attacchi aerei e di artiglieria israeliani nel sud del Libano prendendo di mira postazioni dell'esercito israeliano a ridosso della linea di demarcazione tra i due paesi. Secondo i comunicati di Hezbollah, sono stati prese di mira le postazioni israeliane nelle località di Shtula, Nahal Betzet, Jordeikh, Wadi Sasa, Khallet Warde e Raheb.
Ore 10.15 - Israele smentisce, "nessuna richiesta di evacuare l'Al Shifa"
Le Forze di difesa israeliane (Idf) "non hanno mai chiesto di evacuare pazienti o equipe mediche" dall'ospedale palestinese Al Shifa, nel nord della Striscia di Gaza, e ha annunciato che lavorerà per coordinare le richieste di evacuazioni di pazienti. Lo riferiscono le Idf su X (ex Twitter), smentendo quanto annunciato in precedenza dall'emittente qatariota "Al Jazeera", secondo cui i militari israeliani avrebbero dato un'ora di tempo per far evacuare il presidio sanitario. "I rimarranno in ospedale a beneficio dei pazienti che non vogliono o non possono evacuare", hanno aggiunto le Idf, che nella notte hanno fornito cibo, acqua e aiuti umanitari all'ospedale. "Questa mattina le Idf hanno risposto alla richiesta del direttore dell'ospedale di Shifa per consentire ai cittadini di Gaza che si erano rifugiati nell'ospedale e che desiderano evacuare dall'ospedale di Shifa verso il valico umanitario nella Striscia di Gaza attraverso un corridoio sicuro", aggiungono le Idf.
Ore 9.54 - Israele colpisce postazioni di Hezbollah
Almeno 25 razzi sono stati lanciati dal Libano sul nord di Israele, facendo scattare le sirene nelle comunità settentrionali di Sassa e Shtula. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf), secondo cui i razzi sono caduti in aree aperte, senza causare feriti. Successivamente, le Idf hanno bombardato i siti nel Libano del sud da dove erano stati lanciati i razzi con l'artiglieria. Inoltre, le Idf stanno bombardando postazioni del movimento sciita filo-iraniano libanese Hezbollah.
Ore 9.24 - Giordania, "Hamas non la cancelli con le armi"
Il ministro degli Esteri giordano ha detto di non capire come l'obiettivo di Israele di annientare Hamas possa essere raggiunto considerato che il movimento islamista "e' un'idea" che non spazzi via con le armi. Ne ha parlato all'IISS Manama Dialogue security summit, il forum sulla sicurezza, in corso in Bahrain. "Israele dice di voler spazzare via Hamas. Ci sono molti militari qui, ma non capisco come questo obiettivo possa essere realizzato. Hamas non e' solo combattenti, Hamas e' un'idea e l'unico modo per screditare un'idea e' offrirne una nuova che convinca le persone di avere speranza, dignita' e liberta'". Il diplomatico ha anche avvertito che la Giordania fara' "tutto il necessario per fermare" l'espulsione dei palestinesi dai loro territori: "Oltre ad essere un crimine di guerra, sarebbe una minaccia diretta alla nostra sicurezza nazionale. Faremo tutto il necessario per fermarla".
Ore 8.23 - "Un'ora per evacuare l'ospedale Al Shifa a Gaza"
Le forze israeliane hanno concesso un'ora di tempo per evacuare il complesso ospedaliero al Shifa, a Gaza City. Lo ha riferito un medico ad Al Jazeera, sottolineando l'impossibilità di procedere per la mancanza di ambulanze, necessarie per il trasferimento nel sud della Striscia di Gaza di pazienti e neonati prematuri.
Ore 7.43 - "Israele avanzerà anche a Gaza Sud"
I militari israeliani agiranno anche a Gaza sud, ha anticipato il portavoce, Daniel Hagari, in un briefing nella tarda serata di ieri. Questo avverrà "quando lo si riterrà necessario", si è limitato ad aggiungere. "Agiremo ovunque si trovi Hamas, anche nel sud della Striscia di Gaza".
Ore 6.55 - Bombardata Khan Younis, 26 morti
Un bombardamento aereo israeliano di un quartiere residenziale nel sud della Striscia di Gaza ha provocato 26 morti, secondo Al Jazeera Arabic. L'agenzia di stampa statale palestinese Wafa ha affermato che "circa 26 persone" sono state uccise, la maggior parte delle quali erano bambini. Secondo Ehud Olmert, ex premier israeliano, Khan Younis sarebbe il vero quartiere generale di Hamas.
Ore 6.13 - Casa Bianca, "consegne di carburante regolari e maggiori"
"Siamo lieti che Israele abbia accettato che Gaza possa ricevere forniture di carburante dietro nostra forte richiesta. Riteniamo che queste consegne dovrebbero continuare su base regolare e in quantità maggiori". Così la Casa Bianca in un post su X.
Ore 5.58 - Attaccate postazioni di Hezbollah nel Sud del Libano
L'esercito israeliano ha reso noto che i suoi aerei da combattimento ed elicotteri hanno attaccato postazioni e obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano, in risposta al lancio di razzi dal territorio libanese verso Israele nelle ultime 24 ore. Le forze armate israeliane hanno anche affermato di aver attaccato il sito di lancio di razzi utilizzato per colpire una loro posizione nella regione di Har Dov nella mattina di venerdì. E' quanto riporta Haaretz.
Ore 3.31 - "Le vittime di Hamas al festival sono oltre 360"
Secondo quanto riferiscono i media israeliani le persone uccise da Hamas al festival musicale Nova, nel Sud del Paese, sono state 364, e non 270 come riportato finora dai bilanci ufficiali. Lo riferisce, fra gli altri, il sito israeliano Haaretz citando una indagine della polizia. L'attacco al festival nel deserto del Negev è stato uno dei più sanguinosi del 7 ottobre, giorno dell'aggressione di Hamas ad Israele a cui è seguita l'operazione militare nella Striscia di Gaza da parte di Tel Aviv.