Casa Bianca, spunta la foto della cocaina
Un sacchettino di cellophane minuscolo, delle dimensioni di un pollice (2,5 cm) per un pollice, appoggiato sulla mensola dello stipetto numero 50, a pochi passi dall’entrata ovest della West Wing, l'edificio in cui si trovano le stanze del potere (inclusa la Sala Ovale) alla Casa Bianca. È quel che mostrano le foto, svelate per la prima volta in esclusiva dal Daily Mail, riguardanti il caso della famosa bustina di cocaina rinvenuta alla Casa Bianca lo scorso 2 luglio. Foto scattate dall'Fbi e rese pubbliche attraverso il Freedom of information act, un sistema col quale è possibile negli Usa chiedere la diffusione di documenti che altrimenti resterebbero riservati.
Il ritrovamento della bustina causò l'evacuazione immediata dell'Ala Ovest della Casa Bianca e persino la chiusura delle strade che danno accesso all'entrata Executive sul lato ovest dell'edificio. Una volta verificato che si trattasse di cocaina e non di antrace odi qualche altra sostanza pericolosa, scattò un'indagine per scoprire chi avesse potuto lasciare lì la bustina. Visti i precedenti del figlio di Biden, Hunter, che per anni è stato alcolista e dipendente da droghe pesanti, i giornalisti accreditati incalzarono per giorni la portavoce del presidente, Karine Jean-Pierre, chiedendole dove si trovasse quel 2 luglio la famiglia presidenziale. In quella circostanza invece i componenti della famiglia Biden, Hunter incluso, era presso la residenza di Camp David in vista del weekend del 4 luglio, mentre la vicepresidente Kamala Harris si trovava a Los Angeles. Dopo 11 giorni l'indagine venne chiusa senza che un colpevole fosse stato trovato attraverso tracce di Dna o impronte digitali. Anche le telecamere della sicurezza della Casa Bianca non furono d'aiuto, visto che l'armadietto con gli stipetti si trova fuori dalla loro portata.
Il Daily Mail, ieri, ha rivelato che la lista di coloro che avrebbero potuto lasciare la cocaina era stata ridotta dall’indagine dell’Fbi a 500 nomi. Troppi. E il Bureau alla fine dichiarò che, con ogni probabilità, il colpevole doveva essere un partecipante di una delle visite guidate per turisti dell'edificio presidenziale, giacché il personale dell'Ala Ovest ha un proprio armadietto di sicurezza, dove lasciare i propri effetti personali, in un altro punto dell'edificio. L'ingresso executive all'Ala Ovest è comunque regolarmente utilizzato dalla vicepresidente e da molti funzionari, anche politici, della Casa Bianca. E nulla esclude che uno di loro abbia potuto lasciare la bustina lì, proprio sapendo che in tal modo non sarebbe stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza.