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Albania, bombe fumogene e sedie ribaltate: caos in Parlamento
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Scene sconcertanti dal Parlamento dell'Albania, messo a soqquadro con sedie capovolte e lanci di bombe fumogene. Il cuore della giovane democrazia di Tirana è sconvolto dalla guerra senza esclusione di colpi tra il governo di centrosinistra del premier Edi Rama e dall'opposizione di centrodestra guidata dall'ex presidente e premier Sali Berisha. Tutto questo a pochi giorni dalla firma dell'accordo con il governo italiano per la costruzione di un centro di accoglienza per migranti.
Quel trattato però non c'entra con i drammatici disordini in aula. L'opposizione ha infatti tentato di bloccare i lavori in segno di protesta contro la maggioranza, accusata di "aver negato la costituzione di una serie di commissioni d'inchiesta". I deputati di centrodestra hanno ammassato le sedie per protesta anche contro Lulzim Basha, presidente del Partito democratico (a dispetto del nome, liberale e conservatore) e hanno acceso una serie di fumogeni che hanno reso irrespirabile l'aula.
Fumogeni e caos in Parlamento: Albania, guarda il video del TgLa7
I socialisti hanno deciso comunque di andare avanti e proseguire le votazioni, senza chiedere la sospensione della seduta, in un clima surreale ripreso dal video pubblicato dal TgLa7. In meno di 20 minuti, con voto accelerato e senza dare spiegazioni alle opposizioni, la pratica è stata chiusa. Maggioranza e opposizione si rimpallano le accuse. Dal fronte del governo sostengono che l'Aventino del centrodestra sia legato ai problemi con la giustizia di Berisha (il cui genero è finito agli arresti circa tre settimane fa per corruzione).
Lo stesso Berisha, intervistato oggi dalla Stampa, ha invece protestato vivacemente contro la firma dell'accordo Rama-Meloni sui migranti usando i medesimi argomenti: "Lui è in grandissima difficoltà, perché lui deve salvarsi la pelle. È implicato in superscandali internazionali. Solo per questo ha fatto l'accordo con Meloni. Ma tanto questo centro non partirà". "Stimo la premier - sottolineava dalle colonne del quotidiano torinese -, con la destra italiana abbiamo una vecchissima amicizia. Ma devo dire agli italiani e al vostro governo che state sbagliando e questo accordo sui migranti non serve a nulla. Vi state facendo ingannare da quello che chiamate alleato, ma che fa tutto questo solo per tornaconto personale".
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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