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Israele e Hamas, la diretta. Crosetto, "chiesto aiuto ai carabinieri per trattare con i palestinesi"

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Il premier israeliano Benjamin Netanhyau ha avvertito Usa e mondo: "Resteremo a Gaza e gestiremo la sicurezza per un tempo indefinito". Tensioni con Washington, che teme il pantano e guarda con preoccupazione anche alle mosse della Turchia. Di seguito, gli aggiornamenti dalla guerra tra Israele e Hamas.

Ore 16.09 - Israele: “Scovati e distrutti circa 130 tunnel a Gaza”
Gli ingeneri dell'esercito israeliano hanno trovato e distrutto circa 130 imbocchi di tunnel dall'inizio dell'operazione dentro la Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui in molti casi sono state trovate accanto agli imbocchi strutture con batterie d'auto che si ritiene fossero collegate al sistema di filtraggio dell'aria dei tunnel.

Ore 15.22 - Moschea simbolo di Khan Yunes distrutta in bombardamento
Un bombardamento israeliano ha provocato la distruzione della moschea Khaled Ben al-Walid, uno dei simboli della città di Khan Yunes, a Sud di Gaza. Lo riferiscono fonti locali. La moschea si trova in un campo profughi. Al momento dell'attacco era a quanto pare vuota, ma mezzi di soccorso stanno egualmente accorrendo sul posto.

Ore 15.09 - Crosetto, "carabinieri decisivi per trattare con i palestinesi"
"Sono tempi difficili ma in Libano la più potente nazione del mondo ora che ha bisogno di parlare con i palestinesi e trovare un interlocutore ha chiesto aiuto all'Italia, ai Carabinieri che hanno formato in questi anni i palestinesi". Lo ha affermato il ministro della Difesa Guido Crosetto intervenendo alla presentazione del Calendario storico 2024 dell'Arma dei Carabinieri. "Un ruolo fondamentale - ha aggiunto Crosetto - riconosciuto al nostro Paese attraverso il lavoro di persone che nessuno di voi conosce e neanche io conosco, e che in questi anni hanno lavorato servendo lo Stato. Questa è l'Arma dei Carabinieri."  

Ore 14.52 - Crosetto, "partita la nave-ospedale Vulcano"
L'Italia invierà oggi la nave Vulcano della Marina militare italiana che salpera' da Civitavecchia con 170 militari a bordo, di cui 30 operatori sanitari: dopo una tappa a Cipro, la nave si sposterà davanti alle acque della striscia di Gaza. Lo ha detto oggi il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante una conferenza stampa. La Vulcano trasporterà medicinali e soccorsi di ogni tipo. Lì il personale di bordo opererà coordinandosi con la Croce rossa e la Mezzaluna rossa. "Mandiamo l'unica nave di cui dispone lo Stato che è attrezzata con un ospedale", ha dichiarato Crosetto, aggiungendo: "Penso sia accolta di buon grado sia da Israele che dai palestinesi". Vogliamo mantenere la Vulcano "vicino alle zone interessate dalla guerra per dare segnali evidenti di quello che pensa l'Italia del popolo palestinese", ha sottolineato il ministro. 

Ore 14.23 - Iran, "il sostegno degli Usa complica la situazione"
L'operazione di Israele sulla Striscia di Gaza è destinata al fallimento. Non ha dubbi il ministro della Difesa iraniano, il generale Mohammad Reza Ashtiani, che ha contestato agli Stati Uniti l'aver sostenuto Israele nel lancio di raid aerei sulla Striscia di Gaza. L'attacco sferrato il 7 ottobre da Hamas contro Israele, ha aggiunto Ashtiani, ha messo in luce il "falso potere" di Israele. Il sostegno dell'Occidente, ha aggiunto il generale, non ha fatto altro che complicare la situazione nella regione. "Essendo un'operazione completamente palestinese, La Tempesta di Al-Aqsa ha avuto successo, ha ottenuto grandi risultati e ha chiaramente messo in luce il falso potere del regime sionista", ha affermato il ministro della Difesa israeliano. Citato dalla Fars, il ministro ha detto che "l'entità occupante non raggiungerà nessuno dei suoi 'obiettivi' a Gaza, e che il sostegno degli Stati Uniti e dell'Occidente ai crimini di guerra del regime sionista che uccide i bambini ha complicato le condizioni regionali". 

Ore 14.13 - Morto il 46enne spagnolo rapito da Hamas
È morto il 46enne spagnolo, Ivan Illarramendi, rapito durante l'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre. Lo confermano a LaPresse fonti diplomatiche spagnole. L'uomo, originario di Zarautz, città dei Paesi Baschi, viveva con la moglie cilena in un kibbutz a due chilometri dalla Striscia di Gaza. Precedentemente un'altra spagnola, Maya Villalobo, di 19 anni, era morta nell'attacco del 7 ottobre. La ragazza stava facendo il servizio militare in Israele, paese d'origine della madre.  

Ore 14.05 - Qatar media negoziato per il rilascio di 10-15 ostaggi
Il Qatar sta mediando i negoziati tra Israele e Hamas per il potenziale rilascio di 10-15 ostaggi detenuti a Gaza in cambio di un cessate il fuoco di uno o due giorni. Lo riportano fonti informate dei colloqui. "Sono in corso negoziati, mediati dal Qatar in coordinamento con gli Stati Uniti, per garantire il rilascio di 10-15 ostaggi in cambio di un cessate il fuoco di uno o due giorni", hanno detto le fonti, in condizione di anonimità a causa della sensibilità di i colloqui.

Ore 13.54 - Hamas al NYT: guerra con Israele diventi permanente
Khalil al-Hayya, un membro del Politburo di Hamas che si trova in Qatar, ha dichiarato al New York Times che l'obiettivo degli attacchi del 7 ottobre è quello di "cambiare l'intera equazione" e rinnovare l'attenzione sulla causa palestinese, senza temere un conflitto senza fine. "Si sapeva che la reazione a questo grande atto sarebbe stata grande. Dovevamo dire alla gente che la causa palestinese non sarebbe morta", ha dichiarato Al-Hayya. "Spero che lo stato di guerra con Israele diventi permanente su tutti i confini e che il mondo arabo sia al nostro fianco", ha aggiunto parlando al NYT Taher El-Nounou, consulente per i media di Hamas. "L'obiettivo di Hamas non è governare Gaza e portarle acqua, elettricità e cose del genere. Questa battaglia non è avvenuta perché volevamo carburante o manodopera. Non ha cercato di migliorare la situazione a Gaza. Questa battaglia mira a ribaltare completamente la situazione", ha concluso al-Hayya.

Ore 13.35 - Gaza, centinaia nel corridoio umanitario con bandiere bianche
L'esercito ha diffuso immagini del passaggio della popolazione palestinese dal nord al sud della Striscia di Gaza nel corridoio umanitario aperto anche oggi dall'esercito lungo la strada Salah ad Din che taglia Gaza. Dalle immagini si vedono centinaia di persone in cammino e anche in questa occasione, come avvenuto ieri, sono state innalzate dai palestinesi bandiere bianche. Il corridoio umanitario terminerà alle 14 (ora locale).

Ore 13.23 - Netanyahu vedrà leader insediamenti in Cisgiordania
Il Gabinetto di guerra israeliano, presieduto dal primo ministro Benjamin Netanyahu, terra una riunione questa sera dove ci sarà un incontro con con i capi del consiglio degli insediamenti in Cisgiordania. Lo riporta Haaretz. L'ufficio di Netanyahu ha spiegato che l'incontro avrà luogo "alla luce dell'avvertimento dei funzionari della sicurezza di una grave escalation della sicurezza" nella zona.

Ore 13.02 - Il dentista di Gaza e la telefonata dei servizi israeliani: "Bombardiamo tra due ore"
"Siamo i servizi israeliani "devi scappare perché bombarderemo i grattacieli". Mahmoud Shaheen, un dentista quarantenne di Gaza, ha ricevuto questa telefonata all'alba. Ed è stato lui a permettere l'evacuazione di centinaia di vicini da al Zahra, un'area residenziale nel nord della Striscia, che ora è ridotta un cumulo di macerie. Rintracciato giorni dopo dalla Bbc, ha raccontato oggi la sua terribile esperienza. Tutto è cominciato con una telefonata alle 06.30 del 19 ottobre. Sono Abu Khaled, "chiamo dall'intelligence israeliana: bombarderemo i tre grattacieli. Bisogna evacuarli", gli ha detto una voce in arabo. Shaheen, che non ha mai saputo perché è stato scelto, è rimasto sconvolto all'idea di avere "nelle mani" la vita di così tanta gente. Prima di tutto ha preteso una verifica, temendo una bufala. Ha chiesto di sparare dei colpi di avvertimento, che sono puntualmente avvenuti. E quando ha capito che era tutto vero, ha cercato di prendere tempo, implorando: "non traditeci, non bombardate finché c'è gente". Poi ha chiesto: "Perché volete bombardare?... questa è un'area civile". "Ci sono delle cose che voi non vedete. E' un ordine di persone più in alto di noi e di te, c'è l'ordine di bombardare", ha risposto la voce dall'altra parte. Quando il dentista è riuscito a far scendere in strada tutti gli abitanti, la voce ha informato che il bombardamento sarebbe iniziato. Un aereo israeliano volava in circolo sull'area. Prima è stato colpito il grattacielo centrale, poi gli altri due. Un post sul gruppo facebok di Al Zahara indica che alle 08.28, le tre torri erano state distrutte. Quando il raid è cessato. la voce al telefono ha avvertito che tutto era finito.
 

Ore 12.28 - Hezbollah attacca base militare israeliana al confine 
Il movimento sciita libanese filo-iraniano Hezbollah ha attaccato oggi la base militare israeliana di Shomera, nel nord di Israele, al confine con il Libano, provocando un numero di vittime non precisato. Lo ha annunciato Hezbollah sul suo canale Telegram. 

Ore 12.12 - "Forze israeliane a 700 metri dall'ospedale al-Shifa" 
L'esercito israeliano è a 700 metri dall'ospedale al-Shifa di Gaza dove, sostengono gli israleiani, si trova il centro di comando di Hamas. Lo riferiscono fonti locali citate da al-Jazira.

Ore 11.52 - I soldati israeliani pregano in una storica sinagoga di Gaza 
Per la prima volta in diversi decenni, soldati israeliani sono tornati in questi giorni a pregare nella storica sinagoga di Gaza, costruita nel 500 d.C. in epoca bizantina. Lo riferisce il Jerusalem Post secondo cui la notizia è apparsa sui social, ma non esistono immagini in merito a causa delle strette regole imposte dall'esercito ai soldati. La sinagoga si trova a Gaza City, all'interno del rione residenziale Rimal. Un suo elegante mosaico che rappresentava re Davide mentre suonava l'arpa è adesso esposto in un museo israeliano vicino a Gerusalemme. 

Ore 11.06 - Onu, 15 mila persone in fuga dal nord della striscia di Gaza in un solo giorno 
Il numero delle persone che stanno evacuando il nord della striscia di Gaza e' in forte aumento: soltanto nella giornata di ieri in 15mila si sono diretti verso sud. Lo ha riferito l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), citato dai media internazionali, ricordando che nelle giornate di lunedì e domenica le persone in fuga erano state rispettivamente cinquemila e duemila. Secondo quanto riferito ieri dal ministero dell'Interno di Gaza, controllato da Hamas, sono quasi 600 mila i cittadini che vivono ancora nelle aree di Gaza City e del nord della striscia di Gaza, oltre ai residenti di Jabalia e Al Shati, che sono tra i campi profughi più densamente popolati dell'exclave palestinese. 

Ore 10.42 - Israele apre un nuovo corridoio per civili a Nord di Gaza 
L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato l'apertura dalle 10 alle 14 locali (dalle 9 alle 13 in Italia) di un nuovo corridoio destinato a consentire ai civili di Gaza di spostarsi in modo sicuro dal nord al sud dell'enclave. Lo ha annunciato il portavoce dell'Idf per i media arabi, Avichay Adraee. Lo riporta The Times of Israel. "L'area settentrionale della Striscia di Gaza è una zona di feroci combattimenti, e il tempo per evacuarla sta scadendo", ha affermato Adraee su X, invitando la popolazione ancora presente nell'area a unirsi alle "centinaia di migliaia" di persone che hanno già evacuato. EST NG01 llm/fed 081041 NOV 23

Ore 10.02 - "Hamas? Morti che camminano"   
La leadership di Hamas, sia dentro che fuori Gaza, è fatta da ''uomini morti che camminano''. Lo ha detto Jonathan Conricus, portavoce ad interim dell'esercito israeliano, in un'intervista a Sky News in Australia. "La missione a Gaza è semplicemente quella di smantellare ogni singola roccaforte di Hamas che è nei bunker. Lo stiamo facendo in modo lento e meticoloso secondo il piano. I nostri progressi sono buoni, solidi", ha aggiunto. "È un campo di battaglia molto impegnativo e Hamas purtroppo lo ha preparato molto bene - ha detto ancora - E' totalmente invischiato con i tunnel. Molti di essi sono brevi tunnel tattici che sono fondamentalmente solo posizioni di combattimento, che consentono ad Hamas di spostarsi da una parte all'altra. Emergere e poi immergersi. E alcuni sono più lunghi, più profondi e più ampi. Ma lentamente li stiamo raggiungendo tutti e ogni giorno di lotta si ottengono progressi". "La direttiva è sicuramente quella di uccidere o catturare tutti i leader di Hamas - ha concluso - Coloro che hanno pianificato, facilitato ed eseguito il massacro omicida del 7 ottobre in Israele. Lo abbiamo detto chiaramente. Sono tutti morti che camminano. Ed è solo questione di tempo, dentro e fuori Gaza, prima che questi leader di Hamas vengano catturati o uccisi da Israele". 

9.50 - Le Pen, "manifestiamo contro l'antisemitismo" 
Marine Le Pen ha invitato tutti gli elettori del Rassemblement National (Rn) a unirsi alla marcia contro l'antisemitismo organizzata per domenica dai presidenti dell'Assemblea nazionale e del Senato per protestare contro l'aumento degli atti antisemiti in Francia dal l'attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre. ''Chiedo a tutti i nostri membri ed elettori di unirsi a questa marcia'', ha dichiarato l'ex candidato presidenziale di estrema destra a Rtl, giudicando che "è giunto il momento che il popolo francese esprima il suo rifiuto assolutamente totale di fronte allo aumento degli atti di antisemitismo". 

Ore 9.35 - Tajani, "la violenza dei coloni può ritorcersi contro Israele" 
"Già da tempo abbiamo invitato i coloni israeliani a non compiere atti di violenza che poi si ritorcerebbero contro Israele stessa". Lo ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani a Tokyo. Nel documento finale del G7, si legge che "l'aumento della violenza estremista commessa dai coloni contro i palestinesi e' inaccettabile, mina la sicurezza in Cisgiordania e minaccia le prospettive di una pace duratura".  

Ore 9.01 - G7, "Iran si astenga dal sostenere Hamas"
"Chiediamo all’Iran di astenersi dal fornire sostegno ad Hamas e di intraprendere ulteriori azioni che destabilizzino il Medioriente, compreso il sostegno agli Hezbollah libanesi e ad altri attori non statali, e di usare la sua influenza su tali gruppi per allentare le tensioni regionali". E' quanto si legge nella dichiarazione finale adottata al termine della ministeriale Esteri del G7 di Tokyo. "Rimaniamo determinati a far sì che l’Iran non debba mai sviluppare un’arma nucleare e ribadiamo che l’Iran deve cessare l'escalation del suo programma nucleare, che non ha alcuna giustificazione civile credibile", si legge ancora. 

Ore 8.58 - "Violenza dei coloni in Cisgiordania inaccettabile" 
"L'aumento della violenza estremista commessa dai coloni contro i palestinesi è inaccettabile, compromette la sicurezza in Cisgiordania e minaccia le prospettive di una pace duratura". E' quanto si legge nel documento finale della riunione dei ministri degli Esteri del G7 a Tokyo.  

Ore 8.38 - G7, "Due Stati unica soluzione" 
"Sottolineiamo che una soluzione a due Stati, che prevede che Israele e uno Stato palestinese vivano fianco a fianco in pace, sicurezza e riconoscimento reciproco, rimane l’unica via verso una pace giusta, duratura e sicura". E' quanto si legge nella dichiarazione finale adottata al termine della ministeriale Esteri del G7 di Tokyo.

Ore 8.07 - Olmert, "rischio di guerra regionale" 
"Corriamo il pericolo gravissimo che Benjamin Netanyahu e i suoi alleati fanatici approfittino della crisi di Gaza per scacciare i palestinesi da tutti i territori occupati. Rischiamo la guerra regionale per questi messianici criminali. Dobbiamo fermarli, vanno anche contro la maggioranza dei cittadini israeliani, mi appello alla comunità internazionale che ci aiuti a farlo". Lo detto in un'intervista al Corriere della Sera, l'ex premier israeliano Yehud Olmert. Israele, a suo dire, "deve annunciare subito che alla fine della battaglia contro Hamas è disposto a ritirare immediatamente le proprie truppe da Gaza a favore dell’arrivo di una forza di pace internazionale destinata ad assumere il controllo per un tempo limitato. Allo stesso tempo, va reso noto che noi siamo pronti a riprendere i negoziati per la partizione della terra e la creazione di uno Stato palestinese. Ora più che mai è necessaria una soluzione politica. Solo così la comunità internazionale potrà sostenere la nostra battaglia contro Hamas". Quanto alla forza internazionale "per esempio quella che comprende le truppe Nato, con il contingente italiano, nel Libano meridionale", conclude. 

Ore 7.47 - G7, "Israele ha il diritto alla difesa ma in conformità alla legge" 
I ministri degli Esteri del G7 condannano "inequivocabilmente" gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre scorso e quelli in corso contro Israele e sottolineano "il diritto di Israele a difendere se stesso e il suo popolo in conformità con il diritto internazionale nel tentativo di prevenire che ciò si ripeta". E' quanto si legge nella dichiarazione finale adottata al termine della ministeriale di Tokyo, in Giappone. 

Ore 7.18: Morto il 31esimo soldato israeliano a Gaza 
Le forze israeliane (Idf) hanno confermato la morte di un altro soldato nel conflitto con Hamas nella Striscia di Gaza. Si tratta, secondo quanto riportano i media israeliani, di un riservista 28enne di Kfar Shamai, ucciso nei combattimenti con Hamas nel nord dell'enclave palestinese. E' il 31esimo soldato morto nelle operazioni di terra israeliane a Gaza, iniziate dopo il terribile attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele, sottolinea il Times of Israel.  

Ore 6.50 - Camera Usa approva la mozione di censura per la deputata Tlaib 
La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato una mozione di censura per la prima deputata di origini palestinesi, la democratica Rashida Tlaib, per le sue dichiarazioni critiche contro Israele e a favore dei palestinesi nel pieno dell'offensiva su Gaza. La mozione proposta dal repubblicano Rich McCormick è stata approvata con 234 voti a favore e 188 contrari. Quattro repubblicani hanno votato contro e 22 a favore. La 47enne deputata del Michigan, prima donna musulmana eletta al Congresso, si era difesa dalle accuse con un discorso appassionato: "Non riesco a credere di doverlo dire ma il popolo palestinese non è usa e getta", ha affermato in aula, "siamo esseri umani come tutti gli altri, mia nonna come tutti i palestinesi vuole solo vivere in libertà e con la dignità umana che meritiamo". "Non possiamo perdere la nostra umanità condivisa", ha insistito, "non lascerò che mi si metta a tacere o che si distorcano le mie parole, cercare di censurarmi o di minacciarmi con me non funziona". 

Ore 4.36 - G7, richiesta di pausa umanitaria a Gaza 
I ministri degli Esteri del G7, riuniti a Tokyo da ieri per la terza riunione organizzata dalla presidenza di turno giapponese, formuleranno assieme la richiesta di una pausa umanitaria nella guerra tra Israele e Hamas per consentire l'afflusso di aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Lo anticipano fonti governative giapponesi, in vista della chiusura dell'incontro nella giornata di oggi. Non è chiaro se il documento finale dell'incontro esprimerà un sostegno incondizionato alle azioni intraprese da Israele dopo l'attacco subito dal gruppo islamista palestinese Hamas del 7 ottobre scorso: la campagna militare intrapresa da Israele a Gaza, infatti, ha causato oltre 10mila vittime tra i palestinesi. La ministra degli Esteri giapponese, Yoko Kamikawa, che presiede la riunione, ha dichiarato ieri sera che i ministri stanno sta preparando una dichiarazione congiunta per mostrare la "posizione unita" del G7 sul conflitto in Medio Oriente.

Ore 4.06 - Israele, "Cia al lavoro con noi per gli ostaggi" 
La Cia sta lavorando con l'intelligence israeliana su piani per salvare gli ostaggi nelle mani di Hamas, secondo le Forze di difesa israeliane (Idf). Il direttore dell'agenzia di spionaggio americana Bill Burns ha discusso ieri dell'argomento con il capo di stato maggiore dell'Idf, Herzi Halevi, ha detto il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari. 

Ore 2.55 - "Nessuna rioccupazione di Gaza" 
Il governo israeliano ha precisato che le parole del premier, Benjamin Netanyahu, sul mantenimento della "responsabilità complessiva della sicurezza" nella Striscia di Gaza anche dopo la guerra non significa che ci sarà una nuova occupazione dell'enclave palestinese. Il ministro per gli Affari strategici, Ron Dermer, membro del gabinetto di guerra, ha spiegato che l'obiettivo è garantire che la Striscia diventi un'area smilitarizzata con le forze armate israeliane che potrebbero entrare di nuovo in caso di minacce terroristiche, ma senza governare l'enclave. Gli Stati Uniti si sono detti contrari a una "rioccupazione" di Gaza da parte di Israele e hanno chiesto che la Striscia continui a essere governata dai palestinesi. 
 

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