Cerca
Logo
Cerca
+

Israele-Hamas, la diretta. Iraq, milizia filo-iran minaccia gli Usa: "Pronti ad attaccare l'ambasciata"

Esplora:

  • a
  • a
  • a

Si entra nel 29esimo giorno di guerra. Israele promette: "Uccideremo il capo di Hamas". L'organizzazione terroristica blocca l'uscita di feriti e stranieri dalla Striscia di Gasza. Gli Usa in pressing su Israele, il viaggio di Blinken. Segui la diretta.

Ore 14.05 - Parigi: tregua umanitaria immediata
La Francia chiede una "tregua umanitaria immediata" nella Striscia di Gaza. "Una tregua umanitaria immediata, duratura e sostenibile è assolutamente necessaria e deve poter portare ad un cessate il fuoco", ha dichiarato la ministra degli Esteri Catherine Colonna al termine di un incontro a Doha con il suo omologo del Qatar. A fronte della "catastrofe umanitaria che si svolge sotto i nostri occhi" nella Striscia di Gaza è necessario che "il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sia all'altezza delle sue responsabilità ed adotti un testo. Ci lavoriamo con i nostri partner, il Brasile ed altri paesi", ha aggiunto il capo della diplomazia francese.

Ore 13.33 - Fonti Gaza: valico di Rafah resta chiuso all'uscita degli stranieri
Il valico di Rafah, tra Gaza e l'Egitto, resta chiuso anche oggi per l'uscita degli stranieri e binazionali. Lo hanno riferito fonti locali ricordando che Hamas ha condizionato la riapertura del valico al passaggio degli stranieri alla uscita di feriti palestinesi del nord della Striscia di Gaza City. Il valico resta tuttavia in funzione per l'ingresso di aiuti umanitari internazionali.

Ore 12.41 - Idf: intercettato drone dall'interno del Libano
L'esercito israeliano afferma di aver intercettato con successo un drone che volava verso Israele dal "dall'interno del Libano". In un post sull'app di messaggistica Telegram, l'Idf ha spiegato che "nella giornata di oggi sono stati identificati diversi lanci dal Libano verso Avivim, nel nord di Israele, e un incendio verso l'area di Malkiya, nel nord di Israele". "L'IDF ha risposto con il fuoco dell'artiglieria verso le fonti dell'incendio", è stato aggiunto.

Ore 12.24 - Blinken: Palestinesi di Gaza non vanno sfollati con la forza
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto al presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen che i palestinesi di Gaza "non devono essere sfollati con la forza". Lo riferisce Matthew Miller, portavoce del Dipartimento di Stato, citato dalla Cnn. Blinken ha incontrato Abu Mazen a Ramallah durante la sua visita in Cisgiordania. Miller ha aggiunto che i due hanno anche discusso "della necessità di fermare la violenza estremista contro i palestinesi" in Cisgiordania.

Ore 12.03 - Iraq, milizia filoiraniana: Blinken a Baghdad? Attacchiamo ambasciata Usa
La milizia filoiraniana Kataib Hezbollah avverte gli Usa: prenderà d'assalto l'ambasciata americana in Iraq se il Segretario di Stato Antony Blinken visiterà il paese nel quadro del suo tour regionale in Medio Oriente. Il capo della sicurezza del gruppo paramilitare sciita iracheno che fa parte delle Forze di mobilitazione popolari sostenute dall'Iran, Abu Ali al Askari, ha assicurato oggi che Blinken "non è il benvenuto" e che se la visita avrà luogo la risposta sarà "un'escalation senza precedenti" che, promette, non sarà pacifica, riporta il giornale iracheno Shafaq. La stessa pubblicazione aveva precedentemente riferito di una visita nel paese di Blinken per incontrare il primo ministro Mohamad Shia al Sudani. Né le autorità irachene né quelle americane lo hanno confermato.

Ore 11.50 - Israele: scoperti lanciarazzi di Hamas tra i giochi per bambini
Idf annuncia di aver scoperto durante i combattimenti a Gaza "una postazione di lancio di razzi di Hamas vicino ad una piscina per bambini e fosse di tiro e lanciarazzi in un vecchio parco giochi per bambini. Questa è un'ulteriore prova del deliberato uso di Hamas delle strutture civili e dei civili stessi, inclusi i bambini, come scudi umani per le sue operazioni", ha concluso il portavoce dell'esercito israeliano.

Ore 11.29 - "Hamas, uso sistematico di ambulanze a fini militari"
Hamas fa sistematicamente uso di strutture ed istituzioni mediche e ambulanze a fini militari, utilizzando la popolazione civile come scudi umani. A lanciare l'accusa è un portavoce delle Forze di Difesa israeliane. Le strutture militari di Hamas si trovano nelle vicinanze - e perfino sotto strutture delle Nazioni Unite, moschee, scuole e altri siti protetti, in violazione del diritto internazionale. Hamas colloca inoltre i siti militari sottoterra - sotto ospedali e altre strutture mediche - con la deliberata intenzione di sfruttare la protezione offerta a queste strutture in situazioni di combattimento.

Ore 11.18 - Qatar: liberazione degli ostaggi richiede un periodo di tregua
Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar rimarca che il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas a Gaza richiede un "periodo di tregua". Oggi l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani ha incontrato al Palazzo Reale il ministro degli Esteri francese Catherine Colonna. Durante l'incontro, i due hanno discusso della situazione a Gaza e dei conseguenti sviluppi regionali.

Ore 11.07 - Gaza, sospese evacuazioni tramite il varco di Rafah
L'evacuazione di cittadini con doppio passaporto e feriti gravi dalla Striscia di Gaza attraverso il varco di Rafah — che collega il territorio palestinese con l'Egitto — è sospesa da sabato: stando a quanto riferisce Reuters, le autorità egiziane spiegano che la sospensione si deve all'attacco sferrato da Israele il 3 novembre nei pressi dell'ospedale al-Shifa, il più grande di Gaza City. Nel corso del raid è stata colpita un’ambulanza: secondo Tel Aviv, veniva utilizzata dai miliziani di Hamas.

Ore 10.53 - Binken e Abu Mazen, incontro iniziato a Ramallah
È iniziato a Ramallah in Cisgiordania l'incontro tra il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il presidente palestinese Abu Mazen. Lo conferma Haaretz. È il primo incontro tra i due da quando c'è il conflitto tra Israele e Gaza.

Ore 10.36 - Israele: ecco le immagini del massacro
Israele lavora per diffondere nei parlamenti e negli uffici stampa di tutto il mondo le riprese dei massacri perpetrati da Hamas il 7 ottobre, su indicazione del ministro degli Esteri Eli Cohen. I governi di Usa, Germania, Regno Unito e Giappone hanno già visto i video, che sono stati inizialmente proiettati ai giornalisti in Israele e successivamente alla Knesset. "I mostri di Hamas hanno documentato le loro atrocità contro i nostri civili usando vanterie disumane", ha dichiarto Cohen. "Racconteremo al mondo intero, attraverso la proiezione dei filmati, l'incredibile crudeltà dei terroristi assetati di sangue che hanno ucciso intere famiglie e ne hanno celebrato la violenza", ha concluso.

Ore 10.21 - Netanyahu sospende il ministro che ha parlato di bomba atomica
Il premier Benyamin Netanyahu sospende il ministro per la tradizione ebraica Amichay Eliahu "da tutte le sedute del governo, fino a nuovo ordine". Lo annuncia l’ufficio del premier, dopo che in un’intervista ad una radio religiosa il ministro non aveva escluso il ricorso ad armi atomiche a Gaza. Eliahu è un dirigente del partito di estrema destra Potere Ebraico. Il suo leader Itamar Ben Gvir ha commentato che si trattava solo di "una metafora. È comunque chiaro a tutti - ha aggiunto - che occorre distruggere Hamas e riportare gli ostaggi a casa". L'uscita di Eliahu aveva sollevato un vespaio di polemiche e critiche unanimi.

Ore 10.12 - Le famiglie degli ostaggi chiedono dimissioni del ministro Eliyahu
In Israele, le famiglie degli ostaggi levano la loro voce contro il ministro di estrema destra Amichai Eliyahu che ha evocato la possibilità di utilizzare l’atomica a Gaza: "È una dichiarazione scioccante che va contro ogni principio della moralità e della coscienza ebraica e israeliana. Un ministro del governo israeliano che chiede l’uccisione di tutti i rapiti e le persone disperse deve pagare un prezzo oggi"

Ore 09.58 - Il minstro si corregge: "Atomica a Gaza? Una metafora"
In Israele, il ministro di estrema destra Amichai Eliyahu, ha fatto marcia indietro dopo aver detto, in un'intervista, che sganciare una bomba atomica su Gaza è una delle opzioni di Israele. Dopo la pioggia di critiche -non solo dal leader dell'opposizione, Yair lapid, ma anche dal premier, Benjamin Netanyahu, ha detto: "E' chiaro a chiunque abbia un cervello che le parole sull'atomica erano metaforiche". E poi su X, ha continuato: "Dobbiamo davvero mostrare una risposta forte e spropositata al terrorismo, che chiarisca ai nazisti e ai loro sostenitori che il terrorismo non paga. Questa è l'unica formula con cui le democrazie possono affrontare il terrorismo. Allo stesso tempo, e' chiaro che lo Stato di Israele e' obbligato a fare di tutto per riportare a casa gli ostaggi vivi e in buona salute". 

Ore 09.30 - Lapid: "Dichiarazione irresponsabile"
"Un irresponsabile, Netanyahu lo licenzi": in Israele, il leader dell'opposizione Yair Lapid ha prontamente replicato al ministro del Patrimonio Amichai Eliyahu, che ha definito "una possibilita'" l'utilizzo della bomba atomica a Gaza. Lapid ha definito la dichiarazione "scioccante e folle" sostenendo che arriva "da un ministro irresponsabile". E ha chiesto a Netanyahu di defenestrarlo subito, "stamattina". 

Ore 09.07 - "Atomica su Gaza una possibilità"
Un ministro del governo israeliano, quello per il Patrimonio edilizio, Amichai Eliyahu, ha affermato che l'utilizzo della bomba atomica su Gaza è, a suo giudizio, "una delle possibilità" in campo. Lo ha detto intervistato alla radio Kol Barma ed è stato uno dei giornalisti, Yaki Adamker, a rilanciare su Twitter i suoi virgolettati. "Non daremmo aiuti umanitari ai nazisti. A Gaza non esistono persone non coinvolte", ha osservato il ministro. "E allora dovremmo sganciare una bomba atomica su tutta Gaza?", gli è stato chiesto. E lui ha risposto: "Questa è una delle possibilità". E quando gli è stato fatto notare che nell'enclave palestinese ci sono 240 rapiti, lui ha risposto: "Preghiamo e speriamo nel loro ritorno, ma in guerra ci sono anche dei prezzi". Eliyahu è un ministro del governo Netanyahu, del partito di estrema destra Otzma Yehudit.

Ore 08.55 - Biden: progressi sulla pausa umanitaria
Il presidente degli Usa, Joe Biden, ha dichiarato che sono stati compiuti alcuni progressi per garantire la cosiddetta «pausa umanitaria» nei combattimenti nella Striscia di Gaza. Il suo segretario di Stato, Antony Blinken, sta lavorando sulla stessa questione nel corso della sua missione in Medio Oriente (analizzata qui da Federico Rampini). Dopo aver visitato Israele e poi la Giordania, ha incontrato i ministri degli Esteri di diversi Paesi arabi per discutere della situazione nella Striscia di Gaza. Ora Blinken è atteso in Turchia.

Ore 08.03 - Idf: colpiti 2.500 obiettivi dall’inizio dell’operazione di terra a Gaza
L'Idf dichiara di aver colpito oltre 2.500 obiettivi a Gaza dall’inizio dell’operazione di terra: lo riporta il giornale israeliano Haaretz.

Ore 07.24 - Onu: 1,5 milioni di palestinesi sfollati
Circa 1,5 milioni di palestinesi sono sfollati all'interno della Striscia di Gaza, secondo un documento dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari, citato dal quotidiano britannico The Guardian. Il rapporto afferma inoltre che circa 710.275 abitanti di Gaza sono stati accolti in 149 strutture dell'Unrwa, l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, altri 122.000 si trovano in ospedali, chiese ed edifici pubblici, 109.755 hanno trovato riparo in 89 scuole non collegate all'Unrwa e il resto risiede presso famiglie di familiari o conoscenti.

Ore 06.51 - Idf: altre quattro ore per evacuare il nord di Gaza
Le Forze di difesa israeliane (Idf) annunciano che domenica permetteranno ai residenti di Gaza di evacuare — spostandosi nel sud della Striscia — lungo strade specifiche. La via principale per l’evacuazione sarà Salah Al-Deen Street, con una finestra tra le 10 e le 14 ora locale. Lo ha detto Avichay Adraee, portavoce dell’Idf per i media arabi. L’esercito ha cercato di garantire un corridoio sicuro per i civili anche sabato pomeriggio. Le truppe israeliane, però, sono finite sotto il fuoco di Hamas.

Ore 06.12 - Nuovi scontri tra palestinesi e esercito in Cisgiordania
Ancora scontri in Cisgiordania tra le forze israeliane e i palestinesi nella notte tra sabato e domenica. Lo riporta il Jerusalem Post citando fonti palestinesi. Gli scontri sono avvenuti a Jenin, Nablus, Tulkarem e in altre località: a Nablus, tre palestinesi sono rimasti feriti, a Jenin un palestinese è rimasto ferito e un altro è stato arrestato durante un raid in città.

Ore 05.54 - Attacco su campo profughi a Gaza
Almeno 51 persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite in un attacco dell'esercito israeliano al campo profughi di Maghazi nel centro della Striscia di Gaza. Questo è quanto riferisce - come riporta il sito Ynet - l'agenzia di stampa palestinese Wafa. L'attacco è avvenuto nella notte tra sabato e domenica.

Ore 04.44 - Idf: Hamas si nasconde nei tunnel e impedisce ai civili di mettersi in salvo
"Mentre impedisce ai civili di mettersi in salvo nel sud di Gaza, Hamas si nasconde nella sua intricata rete di tunnel del terrore". Così su X l'esercito israeliano, aggiungendo che le sue truppe "hanno scoperto molteplici punti di accesso ai tunnel durante l'attività operativa nel nord di Gaza.

Dai blog