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Cipro, "portaerei naturale": le mani sull'isola, ecco cosa sta succedendo

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Situata nell'angolo nord-est del Mar Mediterraneo, l'isola di Cipro per la sua posizione strategica è usata da britannici, americani, tedeschi, canadesi, svedesi, francesi e un buon numero di agenti non dichiarati per garantirsi un punto di vista privilegiato sulle attività del Medio Oriente e il Nord Africa. In un lungo articolo sul Corriere della Sera Guido Olimpio, definendo Cipro "portaerei naturale", rivela che la sua posizione è essenziale per la NATO, che la utilizza come base per le sue operazioni in Medio Oriente con decine di aerei cargo che fanno la spola per trasportare materiale necessario ad attività di emergenza e unità d’élite.  

 

Droni, pattugliatori a lungo raggio, mezzi per la guerra elettronica da Cipro si dirigono verso Gaza oppure vegliano nello spazio internazionale al largo di Libano-Siria. Fonti statunitensi hanno confermato che alcuni droni Reaper "ronzano" sulla Striscia, ufficiosamente per raccogliere informazioni sugli ostaggi. A terra soldati statunitensi ed FBI "consigliano" gli israeliani. Si legge sul Corsera che sui Monti Toodros e nella base di Dekhelia, nella zona orientale dell’isola, ci sono le stazioni d’ascolto inglesi che interagiscono con la NSA americana. Per gli esperti il raggio d’azione delle "antenne" è molto profondo e riguarda anche la presenza dei russi in Siria che, a loro volta, dispongono di sistemi. 

 

L'isola, però, diventerebbe strategica anche per l’aspetto umanitario: indiscrezioni diplomatiche danno possibile l'uso di Cipro come punto di partenza degli aiuti umanitari destinati a Gaza: i container verrebbero ispezionati da osservatori prima del loro invio a bordo di cargo. Si tratterebbe, spiega Olimpio, di una soluzione per superare le diffidenze di Israele con il quale le relazioni sono state sempre più strette e in molti campi, dal turismo al settore commerciale. Ma a questi scambi, spiega il Corsera, si è aggiunta la collaborazione militare con training in comune, programmi che hanno coinvolto l’aviazione e l’esercito. Reparti israeliani si sono "allenati" sulle alture dell’isola, plotoni ciprioti hanno usato il finto villaggio arabo creato vicino a Gaza per sperimentare il combattimento "urbano".

 

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