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Israele e Hamas, "contestatori sotto casa di Netanyahu": è alta tensione a Gerusalemme

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Prosegue la guerra tra Israele e Hamas. Il segretario dell'Onu Guterres si dice "inorridito" dall'attacco israeliano a un'ambulanza a Gaza. Il presidente turco Erdogan "cancella" il primo ministro Netanyahu: "Non ho alcun contatto con lui". Il leader ucraino Zelensky a Tel Aviv la prossima settimana. Qui di seguito le notizie della giornata.

Ore 21.43 - La polizia israeliana arresta tre manifestanti
La polizia israeliana ha arrestato tre persone durante le proteste anti-governative di sabato a Gerusalemme che hanno riunito un centinaio di dimostranti per protestare contro l'incapacità di Israele di prevenire gli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Lo riferisce la 'Cnn'.

Ore 21.27 - Il governo di Hamas sospende l'evacuazione degli stranieri da Gaza verso l'Egitto
Il governo di Hamas ha sospeso l'evacuazione degli stranieri e dei cittadini dalla doppia nazionalità verso l'Egitto, a causa del rifiuto di Israele di permettere l'evacuazione dei feriti palestinesi negli ospedali egiziani. Lo ha dichiarato alla France Presse un funzionario dei punti di passaggio. "Nessun possessore di passaporto straniero potrà lasciare la Striscia di Gaza fino a quando i feriti che devono essere evacuati dagli ospedali nel nord della Striscia non potranno essere trasportati al terminal di Rafah". 

Ore 21.00 - Blinken incontra il premier del Qatar, grazie per gli ostaggi
Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha incontrato il primo ministro e ministro degli affari Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, ad Amman, in Giordania. Blinken ha "ribadito i suoi ringraziamenti al governo del Qatar per il suo lavoro volto a garantire l'uscita di cittadini statunitensi e stranieri da Gaza, il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas, tra cui due cittadini statunitensi, e i continui sforzi per prevenire la diffusione del conflitto".

Ore 20.44 - Il ministero della sanità di Hamas, bilancio dei morti sale a 9.572
Sale a 9.572 il bilancio dei morti da quando Israele ha iniziato a colpire in rappresaglia agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai militanti di Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Hamas, citato dall'agenzia palestinese Wafa. Il ministero ha spiegato che 9.425 sono state uccise nella Striscia, mentre il bilancio delle vittime in Cisgiordania è salito a 147. Inoltre, 25.000 palestinesi sono stati feriti a Gaza e quasi 2.200 in Cisgiordania. 

Ore 20.21 - Usa, portaerei Eisenhower arrivata in Medioriente
L'esercito americano annuncia che un altro gruppo d'attacco di portaerei ha raggiunto il Medioriente, il secondo a essere schierato nella regione dopo l'inizio della guerra tra Hamas e Israele. Lo riporta The Times of Israel citando un post su X del Comando centrale statunitense. Tra le navi che navigano con la Uss 'Dwight D. Eisenhower' ci sono un paio di cacciatorpedinieri lanciamissili e un incrociatore lanciamissili.

Ore 19.28 - Donna ebrea accoltellata a Lione
Una donna di religione ebraica è stata pugnalata due volte nella sua casa di Lione e una svastica è stata disegnata sulla sua porta dopo l'aggressione. La donna è ricoverata ma non sarebbe in pericolo di vita. Secondo la ricostruzione una persona ha suonato alla porta della 30enne nel pomeriggio e l'ha pugnalata due volte quando ha aperto. L'aggressore, vestito di nero e col volto nascosto, si è poi dato alla fuga. 

Ore 19.10 - Il ministro di Israele, "uccisi 12 comandanti di Hamas, arriveremo a Yahya Sinwar"
Il ministro della Difesa di Israele, Yoav Galant, ha dichiarato oggi il leader del gruppo islamista palestinese Yahya Sinwar nella striscia di Gaza verrà eliminato. "Arriveremo a Sinwar e lo elimineremo. Dodici comandanti di Hamas sono gia' stati eliminati. Arriveremo a tutti loro". 

Ore 18.44 - Egitto, le azioni di Israele non sono "legittima autodifesa"
L'Egitto non può accettare le azioni di Israele a Gaza come "legittima autodifesa". Lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, durante una conferenza stampa insieme al segretario di Stato americano Antony Blinken e al ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi. "Gli omicidi a Gaza non possono essere giustificati", ha ribadito.

Ore 18.25 - Manifestanti davanti casa di Netanyahu: chieste le sue dimissioni
Manifestanti in piazza a Gerusalemme davanti alla casa del premier israeliano Benjamin Netanyahu in Azza Street. Lo riferisce 'The Times of Israel' sottolineando che i dimostranti chiedono al premier di dimettersi per l'attacco di Hamas a Israele dello scorso 7 ottobre. 

Ore 18.10 - Il capo di Stato maggiore israeliano è entrato a Gaza
Il capo di Stato maggiore israeliano, Herzi Halevi, è entrato nella Striscia di Gaza per una valutazione della situazione sul campo. Un video diffuso dalle Forze di difesa israeliane (Idf) mostra Halevi in riunione con diversi ufficiali in un edificio della Striscia. Fra loro vi è il generale di brigata Itzik Cohen, comandante della 162esima divisione. 

Ore 17.36 -  Israele, intercettato razzo a lungo raggio verso Eliat
Le forze israeliane hanno intercettato un razzo a lungo raggio lanciato da Hamas contro la città meridionale di Eliat. Lo riporta Haaretz. Eliat si trova 250 chilometri da Gaza ed è la zona più lontana raggiunta dai razzi di Hamas sino a questo momento. Il razzo è stato intercettato dal sistema di difesa missilistica Arrow. Il sud di Israele continua a essere l'area più bersagliata negli attacchi provenienti dalla Striscia di Gaza. 

Ore 17.00 - Tel Aviv contro Erdogan: sempre più vicino ad Hamas
Il ministero degli Esteri israeliano ha duramente commentato il richiamo in patria dell'ambasciatore turco, definendolo "un altro passo" del presidente turco Recep Tayyp Erdogan "dalla parte dell'organizzazione terroristica Hamas". Il ministero ha definito il conflitto in corso "una guerra di auto difesa" e definito Hamas "il vero nemico del popolo palestinese". Lo riferiscono i media israeliani. 

Ore 16.30 - Blinken ribadisce l'appello per "pause umanitarie" 
Il segretario di stato americano, Antony Blinken, ha rinnovato l'appello per "pause umanitarie" nel conflitto tra Israele e Hamas, allo scopo di consentire ai civili della Striscia di Gaza di ricevere gli aiuti. Lo ha fatto parlando in un punto stampa nella capitale giordana.

Ore 16.20 - Papa: la guerra distrugge tutto
"La guerra distrugge tutto, toglie umanità, anche la memoria dei passi compiuti verso la pace". È il nuovo grido di dolore del Papa in occasione dell'udienza al Rinnovamento carismatico cattolico Charis, in Aula Paolo VI.

Ore 16.10 - Leader Hamas in Iran
Ismail Haniyeh, capo dell'ufficio politico di Hamas, si sarebbe recato a Teheran nei giorni scorsi e nella capitale iraniana avrebbe incontrato la Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei. E' quanto ha riferito la tv libanese Al Mayadeen in una notizia rilanciata dal giornale israeliano Haaretz. La notizia si basa su dichiarazioni di un esponente di Hamas in Libano, Osama Hamdan.

Ore 16.01 - Israele: sventati attacchi in tutto il mondo
Israele ha sventato una serie di attacchi contro gli israeliani in paesi di tutto il mondo durante la guerra contro Hamas. Lo riferisce l'emittente pubblica israeliana Kan citando una fonte nell'intelligence che spiega che le minacce contro obiettivi israeliani ed ebraici in tutto il mondo sono in crescita. La fonte aggiunge che alcuni degli attacchi sono spontanei, mentre altri sono pianificati da gruppi jihadisti. Proprio ieri il Consiglio di Sicurezza e il ministero degli Esteri israeliani avevano sconsigliato ai propri cittadini i viaggi all'estero, e l'esibizione di simboli israeliani o ebraici, di fronte "al significativo" aumento di episodi di antisemitismo dopo gli attacchi del 7 ottobre e l'avvio del conflitto a Gaza. Le autorità israeliane hanno sconsigliato in particolare i viaggi in Paesi dove esiste un allarme specifico, con un'enfasi particolare per tutti i Paesi del Medio Oriente e arabi, l'Iran ed i Paesi del Caucaso settentrionale, dopo l'attacco avvenuto lo scorso fine settimana in Daghestan in un aeroporto dove era atterrato un aereo israeliano. Ma sottolineano anche che episodi di antisemitismo stanno avvenendo in Paesi dove non esiste nessun allarme specifico. Le autorità israeliane ieri hanno raccomandato ai propri cittadini di evitare i viaggi non necessari e di tenersi informati su eventuali proteste, per tenersi lontani dalle manifestazioni. Israele identifica come potenziali obiettivi di attacchi antisemiti sinagoghe, ristoranti kosher e imprese legate a Israele, aeroporti dove arrivano voli da Israele, come appunto è successo in Daghestan.

Ore 15.43- Hamas, altri scontri con le truppe di Israele a Gaza City
L'ala militare di Hamas, le brigate Izz ad-Din al-Qassam, afferma che i propri miliziani si sono scontrati più volte nelle ultime ore nel quartiere Tel al-Hawa di Gaza City. Lo riporta The Times of Israel, sottolineando che, al momento, non è possibile confermare quanto sostenuto da Hamas. Tuttavia tali affermazioni potrebbero indicare che l'esercito israeliano si stia spingendo più in profondità nella città di Gaza.

Ore 15.30 - Il ministro Difesa israeliana: non interessati alla guerra sul fronte del Libano
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha visitato il confine settentrionale e ha dichiarato che l'aviazione mantiene la maggior parte della sua capacità nell'area libanese, contro Hezbollah, ma ha osservato che lo stato ebraico non è interessato alla guerra su questo fronte. 

Ore 15.12 - Erdogan: presidente Iran sarà in Turchia a fine novembre
Il presidente dell'Iran, Ebrahim Raisi, andrà in Turchia alla fine di novembre per incontrare il suo omologo turco, Recep Tayyip Erdogan: lo ha annunciato lo stesso capo di Stato turco, precisando: "Alla fine di questo mese arriverà il presidente Ebrahim Raisi" in Turchia "e avremo un incontro". 

Ore 14.27 - Parigi accusa israele: colpito centro culturale francese
Le forze israeliane hanno colpito il centro culturale francese a Gaza, che è stato chiuso subito dopo l'escalation delle violenze il 7 ottobre scorso. Lo conferma in una nota il ministero degli Esteri francese, precisando di essere stato informato dalle autorità israeliane del fatto che il sito era un obiettivo dell'attacco militare. "Abbiamo chiesto alle autorità israeliane di comunicarci senza indugio, attraverso i canali appropriati, gli elementi tangibili che hanno motivato questa decisione", ha spiegato il ministero, avvertendo che nessuno dei lavoratori dell'istituto o dei cittadini francesi nella Striscia si trovava all'interno del centro al momento del raid.

Leggi qui la prima parte della diretta

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