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Israele e Hamas, la giornata. Netanyahu: "Qual è la nostra missione. Il bene vincerà contro il male"

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Ventiquattro ore dopo l'inizio dell'operazione via terra di Israele a Gaza, il premier Benjamin Netanyahu ha fatto il punto della situazione: “La nostra missione è la distruzione militare di Hamas e della sua capacità di governo e il ritorno degli ostaggi a casa. Israele sta combattendo una guerra per tutta l’umanità, sarà la vittoria del bene sul male”. Per quanto riguarda gli ostaggi, Hamas si è limitata a far sapere di voler fare un accordo per uno scambio che includa tutti i terroristi incarcerati in Israele. 

Ore 21.25 - Hamas: "Pronti per lo scambio di prigionieri"
“Siamo pronti a condurre un accordo immediato di scambio di prigionieri che includa il rilascio di tutti i prigionieri palestinesi dalle carceri israeliane in cambio di tutti gli ostaggi”, lo fa sapere Hamas. 

Ore 20.36 - Israele: "Ostaggi? Missione non secondaria"
Sebbene l'obiettivo principale sia distruggere Hamas, Netanyahu non dimentica gli ostaggi presi durante gli attacchi del 7 ottobre: "Non sono una missione secondaria, ma parte integrante di questa guerra". 

Ore 19.57 - Netanyahu: "L'obiettivo è garantire la nostra esistenza"
Torna a parlare il primo ministro Netanyahu: “Vogliamo distruggere il nemico, i nostri soldati sono dentro Gaza. Abbiamo chiesto ai residenti di Gaza di andare via ma il nemico li usa come scudi. L’operazione è difficile, ma l’obiettivo è garantire la nostra esistenza. Sarà la vittoria del bene sul male”. 

Ore 18.42 - Israele: "Erdogan uomo dei fratelli musulmani"
"Erdogan rivela oggi il suo vero volto. L'uomo dei Fratelli Musulmani sostiene il terrorismo di Hamas-Daesh, nemmeno la kefiah riuscirà a coprire la vergogna!". Lo scrive su X il ministro dell'Energia israeliano Israel Katz, che l'anno prossimo prenderà il posto del ministro degli Esteri Eli Cohen in una staffetta decisa da tempo al governo.

Ore 18.17 - Hamas: "Accordo sui rapiti era vicino, Israele ha esitato" 
Hamas ha dichiarato che "si sono svolti contatti sulla questione dei prigionieri e c'era la possibilità di raggiungere un accordo, ma il nemico ha temporeggiato". Lo sostiene il portavoce delle Brigate Al-Qassam, Abu Oberida, ribadendo che "finora" i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza hanno ucciso 50 prigionieri". 

Ore 18.05 - Hamas: Israele liberi i detenuti palestinesi per ostaggi
Hamas chiede il rilascio dei detenuti palestinesi in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani. "ll prezzo da pagare per il gran numero di ostaggi nemici nelle nostre mani è svuotare le carceri di tutti i detenuti palestinesi", ha detto il portavoce di Hamas, Abu Obeida, su Telegram. 

Ore 17.40 - Israele richiama l'ambasciatore dalla Turchia
Il ministro degli esteri Eli Cohen ha ordinato il rientro dei diplomatici israeliani dalla Turchia "alla luce delle dure dichiarazioni della Turchia" stessa sulla guerra a Gaza.

Ore 17.34 - Erdogan: Israele una pedina che verrà sacrificata al momento opportuno
Tutti sanno che Israele è una "pedina nella regione che verrà sacrificata al momento opportuno". Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, parlando al "Grande raduno della Palestina" a Istanbul, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa turca "Anadolu". 

Ore 17.23 - Israele: Gaza City è diventata un campo di battaglia
La regione di Gaza City "è diventata un campo di battaglia. I rifugi nel nord e nell'intero governatorato di Gaza City non sono sicuri": lo ha detto l'esercito israeliano ai civili palestinesi attraverso dei volantini, in cui si chiede ai residenti di "andarsene immediatamente" verso sud. "Bisogna partire subito verso le zone a sud del Wadi Gaza, il fiume che attraversa il territorio da est a ovest". 

Ore 17.09 - Diffusi video interrogatori: Hamas sotto ospedale Al-Shifa
Le Forze di Difesa israeliane e il servizio di sicurezza Shin Bet hanno diffuso immagini video che si riferiscono presumibilmente a parte dell'interrogatorio di due terroristi di Hamas catturati. Lo riporta Ha'aretz. Nei video, i due uomini descrivono in dettaglio il modo in cui Hamas fa uso dell'ospedale Al-Shifa - il più grande ospedale di Gaza - a proprio vantaggio: "A Shifa c'è un seminterrato... un grande spazio dove si nascondono - dice uno degli uomini nel video -. Cliniche, scuole, ospedali: questi sono i posti che voi non bombardate... È così che si può trasferire qualsiasi cosa... Ordigni esplosivi, armi, cibo, attrezzature mediche per loro". Ieri le forze di difesa israeliane avevano denunciato che Hamas usa l'ospedale come proprio quartier generale, un'accusa negata dal gruppo. 

Ore 17.01 - Corteo Roma: strappata bandiera Israele da Palazzo Fao
Tensioni al corteo pro Palestina a Roma quando i manifestanti sono passati davanti alla sede della Fao. Un manifestante si è arrampicato sulla recinzione esterna strappando la bandiera di Israele. Ci sono state tensioni con gli uomini della digos posizionati in strada a protezione della bandiera.

Ore 16.20 - Erdogan: Israele criminale guerra, Occidente responsabile
Recep Tayyp Erdogan si scaglia contro l'Occidente: "E' il principale responsabile del massacro" a Gaza ad opera dell'esercito israeliano. Il presidente turco - secondo quanto riporta la Tass - ha poi annunciato che il suo Paese sta lavorando per dichiarare Israele "criminale di guerra".

Ore 16.13 - Erdogan: Hamas non è un'organizzazione terroristica
"Ribadisco che Hamas non è un'organizzazione terroristica. Israele è un occupante, Erdogan parla chiaramente perché la Turchia non vi deve nulla". A dichiararlo, rivolto ad una folla di centinaia di migliaia di persone riunite a Istanbul, è stato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

Ore 16.10 - Arabia Saudita condanna offensiva terra di Israele a Gaza
"Il Regno condanna e denuncia le operazioni di terra condotte dall'esercito israeliano nella Striscia di Gaza e avverte del pericolo di continuare a compiere queste palesi e ingiustificate violazioni del diritto internazionale contro i nostri fratelli palestinesi", si legge in una dichiarazione del ministero degli Esteri dell'Arabia Saudita, riportata dall'emittente del Qatar Al Jazeera. 

Ore 15.32 - Onu, colpito il quartiere generale di Unifil in Libano 
Il quartiere generale di Unifil, la missione Onu in Libano di cui fanno parte un migliaio di soldati italiani, è stato colpito poco fa da almeno un colpo di artiglieria senza fare vittime ma solo danni materiali. Lo ha detto all'Ansa Andrea Tenenti, portavoce di Unifil. Fonti dell'intelligence militare libanese affermano che il proiettile, del calibro di 155 mm, è arrivato da Israele e ha colpito la base Onu di Naqura, a ridosso della Linea di demarcazione tra Libano e Israele.

Ore 15.09 - Esercito, abitanti di Gaza subito a sud, il tempo stringe
Israele ha lanciato oggi un appello urgente ai palestinesi residenti nel nord della Striscia e a Gaza City dicendo loro di "spostarsi immediatamente" nel settore sud, "per la propria sicurezza". "La vostra finestra di opportunità si sta chiudendo", ha avvertito il portavoce militare Daniel Hagari, con un messaggio in inglese sulla piattaforma X. 

Ore 15.07 - Media Iran: anche 5mila soldati Usa in offensiva terra
Anche 5mila soldati americani sarebbero coinvolti nell'offensiva di terra di Israele a Gaza: lo sostiene la testata semiufficiale iraniana Tasnim che cita "fonti della sicurezza": l'attacco sarebbe stato fatto con tre divisioni e diverse brigate oltre ai 5mila militari Usa.

Ore 15.00 - Israele: iniziata nuova fase della guerra
Una "nuova fase della guerra" è iniziata: lo ha detto il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, secondo quanto riporta Haaretz. Gallant ha assicurato che l'operazione militare nell'enclave palestinese "continuerà fino a nuovo ordine".  

Ore 14.51 - Hamas: Israele esita per paura
"L'esitazione" di Israele ad avviare una vasta operazione di terra nella Striscia di Gaza, dopo il terribile attacco del 7 ottobre di Hamas, rispecchia "uno stato di confusione e paura", mentre "la resistenza è pronta ad affrontare il nemico": a dirlo Izzat al-Risheq, membro del Politburo di Hamas, citato dalla Shehab News Agency. 

Ore 14.14 - Hamas, appello alle proteste a Beirut 
Hamas vuole mobilitare le folle in Libano. I media del Paese dei Cedri riferiscono di un appello del gruppo, responsabile del terribile attacco del 7 ottobre in Israele, a scendere in piazza domani nel centro di Beirut per sostenere la "resistenza" palestinese e "liberare le terre e i luoghi sacri". Hamas, che controlla la Striscia di Gaza nel mirino delle operazioni israeliane dal 7 ottobre, aveva diffuso nei giorni scorsi un appello rivolto ai "popoli arabi e islamici", a "tutte le persone libere nel mondo" per una "mobilitazione popolare, tutti i giorni", chiedendo in particolare di "partecipare attivamente" domenica a proteste sotto lo slogan 'Aprite il valico di Rafah (al confine tra la Striscia e l'Egitto), fermate la guerra di sterminio del popolo palestinese a Gaza". La tensione tra Libano e Israele è alta dal 7 ottobre e si registrano ostilità tra lanci di missili anticarro dal Libano in direzione di Israele e operazioni delle forze israeliane contro gli Hezbollah libanesi. 

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