Israele-Hamas, la diretta: "500 miliziani addestrati in Iran prima della strage"
La guerra tra Israele e Hamas prosegue. Nel 18esimo giorno del conflitto, le parole del presidente turco Erdogan scuotono la Nato: "Quelli di Hamas sono liberatori, non terroristi". Nel corso della giornata, emergono dettagli dal Wall Street Journal sull'addestramento di 500 miliziani jihadisti palestinesi ("Prima della strage del 7 ottobre sono stati in Iran) e in serata il presidente israeliano Netanyahu, rivolgendosi alla Nazione, ha ammesso di dover rendere conto agli israeliani di quanto accaduto la mattina delle carneficine nei kibbutz e al rave party, quindi ha rilanciato: "L'incursione via terra a Gaza è imminente". Il presidente francese Macron ha definito la possibile invasione "un grave errore", mentre il presidente americano Joe Biden ha negato di aver chiesto a Israele di rinviarla. Al tempo stesso, ha invitato Tel Aviv a esercitare sì il proprio diritto alla difesa, ma proteggendo le vite dei civili. Quindi, l'avvertimentoa Teheran: "Se l'Iran attaccherà i nostri soldati, reagiremo".
Ore 20.28 - Biden, "Non ho chiesto di rinviare l'invasione"
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha negato di aver chiesto alle autorità israeliane di rinviare una operazione militare di terra nella striscia di Gaza. Durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro australiano, Anthony Albanese, Biden ha affermato che "si tratta di una decisione che spetta ad Israele: non ho chiesto nulla".
Ore 20.23 - L'Iran accusa Israele di "genocidio"
L'Iran ha accusato Israele di portare avanti un "genocidio" contro i palestinesi mentre le forze israeliane continuano con una campagna di bombardamento su Gaza. "Gli attacchi del regime sionista (israeliano) hanno raggiunto un'intensità che dimostra che l'obiettivo è l'uccisione di massa del popolo palestinese a Gaza", ha accusato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian in una lettera indirizzata al capo delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk. Le osservazioni dei funzionari israeliani e "gli attacchi diffusi e sistematici nella Striscia di Gaza dimostrano che questa è una campagna per il genocidio del popolo palestinese", ha detto Amir-Abdollahian nella sua lettera, che il ministero degli Esteri ha condiviso sui social media. Mercoledì scorso, il leader supremo dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, aveva accusato gli Stati Uniti di "dirigere" gli attacchi di Israele a Gaza. "L'America è complice dei criminali", aveva detto Khamenei durante un discorso a Teheran.
Ore 20.19 - "Se l'Iran attaccherà le truppe Usa risponderemo"
Joe Biden lancia un monito all'"ayatollah" iraniano. Se continueranno gli attacchi contro le truppe" Usa presenti nella regione "risponderemo". Il presidente Usa ha sottolineato che le truppe statunitensi sono presenti nella regione a partire da dopo l'11 settembre 2001 con compiti antiterrorismo e che la situazione "non ha nulla a che fare con Israele".
Ore 20.03 - Biden, "Israele ha il diritto di difendersi ma deve proteggere i civili"
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ritiene che Israele abbia il diritto di difendere i suoi cittadini ma che deve anche proteggere i civili a Gaza. Il presidente Usa lo ha detto nel suo intervento alla Casa Bianca al termine del bilaterale con il primo ministro australiano Anthony Albanese.
Ore 19..36 - Netanyahu, "anche io dovrà dare spiegazioni sull'attacco di Hamas"
"Il 7 ottobre è stato un giorno nero. Chiariremo tutto quello che è successo. Tutti dovranno dare spiegazioni per quell'attacco, a cominciare da me". Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu in quella che è sembrata una prima ammissione di responsabilità. "Ma - ha continuato il leader israeliano - solo dopo la guerra. Il mio compito ora è quello di guidare il Paese in guerra fino alla vittoria".
Ore 19.28 - Netanyahu, "incursione imminente"
Israele si sta preparando ad "un'imminente" incursione di terra nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, precisando che non annuncerà "il quando e il come". "Siamo al culmine di una lotta per la nostra esistenza", ha dichiarato il premier in un discorso alla nazione trasmesso in diretta televisiva, aggiungendo che tutti i membri di Hamas possono considerarsi "dei morti che camminano". Il governo, ha aggiunto, sta operando "senza implicazioni politiche". "Hamas è l'Isis, e l'Isis è Hamas", ha ripetuto. Il premier ha nuovamente invitato i civili presenti all'interno della Striscia di Gaza a dirigersi verso sud.
Ore 19.07 - Wsj: 500 miliziani addestrati in Iran prima del 7 ottobre
Nelle settimane precedenti l'attacco del 7 ottobre lanciato da Hamas contro Israele il 7 ottobre, circa 500 miliziani dei gruppi palestinesi Hamas e Jihad islamica "hanno ricevuto un addestramento specializzato al combattimento in Iran". Lo scrive il Wall Street Journal, citando fonti al corrente dell'intelligence sull'assalto.
Ore 18.48 - Macron: operazione di terra a Gaza sarebbe un errore
Una "massiccia" operazione di terra da parte di Israele nella Striscia di Gaza sarebbe "un errore". Lo ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron. Fra le motivazioni Macron ha spiegato che questo tipo di operazione "non è compatibile con il rispetto delle popolazioni civili, del diritto umanitario internazionale e perfino delle regole di guerra”. Lo riporta BfmTv.
Ore 18.46 - Usa invieranno a Israele due nuove batterie per Iron Dome
Le autorità statunitensi hanno acconsentito ad inviare ad Israele due nuove batterie del sistema di difesa missilistica Iron Dome. Lo hanno riferito fonti anonime alla Cnn, senza precisare se le forniture siano state già spedite.
Ore 17.57 - La Russa incontra famiglie dei rapiti da Hamas
"Ho espresso ai familiari non solo la nostra vicinanza ma anche la certezza che sarà fatto tutto quello che l'Italia e io personalmente potremmo fare. L'obiettivo dei terroristi non è aiutare la Palestina ma al contrario rendere più lontana e impossibile una libera e pacifica convivenza tra israeliani e palestinesi. E solo chi pensa che sia giusto che Israele non abbia il diritto all'esistenza può continuare a mettere sullo stesso piano l'atto di terrorismo e la reazione di Israele": a dichiararlo il Presidente del Senato Ignazio La Russa a margine dell'incontro con i familiari delle vittime e dei rapiti in Israele.
Ore 17.30 - Wsj: Israele rinvia l'invasione in attesa di missili Usa
Israele ha accolto, per il momento, la richiesta di ritardare l'invasione di Gaza per permettere agli Stati Uniti di piazzare i sistemi di difesa aerei aggiuntivi a protezione delle sue forze nella regione. Lo scrive il Wall Street Journal citando fonti americane ed israeliane. Il Pentagono è impegnato in una corsa contro il tempo per dispiegare una decina di sistemi di difesa aerei nella regione, nelle basi in Iraq, Siria, Kuwait, Giordania, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, a protezione delle truppe da lanci di missili e razzi da parte di gruppi filoiraniani che già nei giorni scorsi hanno intensificato gli attacchi contro obiettivi Usa. Provocando un grande allarme da parte di Washington sulla possibilità di un allargamento del conflitto. Gli americani sono riusciti finora a convincere gli israeliani a rimandare fino a quando questi sistemi dispiegati, cosa che potrebbe avvenire la prossima settimana.
Ore 16.53 - Macron: soluzione due Stati non è obsoleta
È necessario "raggiungere finalmente la soluzione di due Stati, Israele e Palestina, che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza. Questa idea non è tanto vecchia da essere diventata obsoleta". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, dopo l'incontro con il presidente egiziano, Al Sisi al Cairo.
Ore 16.38 - Al-Sisi a Macron: no invasione Gaza
Israele deve evitare una "invasione da terra a Gaza" perché questo causerà "un gran numero di vittime civili". Lo ha detto il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, dopo l'incontro al Cairo con il presidente francese Emmanuel Macron.
Ore 16.31 - Macron ad Al-Sisi: la Francia non usa due pesi e due misure
Al termine dell'incontro con il presidente egiziano Al-Sisi, Emmanuel Macron ha detto, in una conferenza stampa congiunta, che la Francia "non usa due pesi e due misure" con le vittime di una parte e dell'altra nel conflitto fra Israele e palestinesi: "Le vittime sono tutte uguali e meritano tutte la stessa compassione".
Ore 16.24 - Guterres: travisate le mie parole su Hamas
"Sono scioccato dal travisamento di alcune mie dichiarazioni, come se io stessi giustificando gli atti di terrorismo di Hamas. Questo è falso, era il contrario": a dirlo il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, che replica così alla richiesta di dimissioni da parte di Israele.
Ore 16.18 - Israele contro Erdogan, "Hamas come l'Isis"
Israele contro la Turchia, dopo le parole del presidente Erdogan su Hamas. "Hamas è una spregevole organizzazione terroristica peggiore dell'Isis che uccide brutalmente e intenzionalmente neonati, bambini, donne e anziani, prende in ostaggio civili e usa la propria gente come scudi umani": ha scritto su X Lior Haiat, portavoce del ministero degli Esteri israeliano.
Ore 16.15 - Israele svela l'identità del portavoce di Hamas
L'esercito israeliano ha svelato l'identità di Abu Obeida, il portavoce dell'ala militare di Hamas a Gaza, le Brigate al Qassam. Si tratta di Hudhaifa Kahlout, di cui è stata pubblicata anche una foto, che "si nasconde dietro il nome di battaglia di Abu Obeida e dietro la sua kefiah, così come Hamas si cela dietro gli edifici civili per lanciare razzi contro Israele. Lui e gli altri leader di Hamas-Isis si nascondono nei tunnel e dietro donne e bambini, così come dietro le maschere e nell'ombra", ha detto il portavoce militare. Che poi ha aggiunto: "Hudhaifa Kahlout sei stato scoperto. È tempo di abbandonare la copertura".
Ore 15.37 - Sirene d'allarme nel sud e nel nord Israele
Le sirene d'allarme anti aereo hanno risuonato nella città di Ashkelon nel sud di Israele, nelle zone attorno alla Striscia di Gaza e nella città di Kiryat Shmona, nel nord del Paese, a ridosso del confine con il Libano. Lo riferiscono le Idf.
Ore 15.26 - Militari Usa a Israele: a Gaza si rischia nuova Falluja
Consiglieri militari statunitensi stanno cercando di convincere i vertici delle Forze di difesa israeliane a evitare l'invasione di Gaza, che rischia di trasformarsi in una battaglia simile a quella combattuta dalle forze Usa a Falluja nel 2004, uno degli episodi più sanguinosi della guerra in Iraq. Lo riferisce l'emittente Cnn citando diverse fonti a conoscenza del dossier.
Ore 15.22 - Anche l'Oman: "Hamas movimento di resistenza"
Il ministro degli Esteri omanita Sayyid Badr bin Hamad Albusaidi ha dichiarato che il suo Paese riconosce Hamas come "movimento di resistenza" e non come organizzazione terroristica, e ha chiesto una soluzione politica per porre fine alla spirale di violenza nella Striscia di Gaza. La dichiarazione arriva dopo che il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha definito i miliziani di Hamas "liberatori" della Palestina. In un incontro con i media europei presso il ministero degli Esteri omanita, Bin Hamad Albusaidi ha chiesto una soluzione a due Stati - Israele e Palestina - per porre fine a una situazione iniziata 70 anni fa e "non il 7 ottobre scorso", quando Hamas è entrato in territorio israeliano e ha ucciso più di mille persone e ne ha rapite oltre 200. "La violenza non ha mai generato una soluzione" e "continuiamo a chiedere una soluzione politica", ha insistito, perché, ha detto, "l'estremismo produce violenza e la violenza produce altro estremismo".
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