I tank
Israele, cosa significa il simbolo "V" sui carri armati
Dopo l'attacco via aerea, Israele è pronta a difendersi da Gaza anche attraverso delle incursioni via-terra. Già da qualche ora i carri armati di Tel Aviv si stanno muovendo verso la Striscia. Il tank israeliano è il Merkava, il Main Battle Tank delle Israeli defense Forces. E le varianti principali viste nei video circolati sui social nelle ultime ore sarebbero, secondo quanto scrive il Messaggero, il Mk3 e il Mk4.
Un dettaglio, in particolare, caratterizza questi carri: il simbolo "V" (chevron), che può essere rivolto verso l'alto, verso il basso oppure di lato. Questo segno rappresenterebbe un modo per indicare a quale compagnia o battaglione appartiene il tank. Infatti, se il simbolo è rivolto verso il basso, allora indica la prima compagnia; se è rivolto di lato, allora indica la seconda; e se punta verso l'alto, indica la terza. Si tratta, insomma, di un modo per rendere riconoscibili i tank anche durante la battaglia. Questa strategia risalirebbe al 1944, quando gli alleati - durante la seconda guerra mondiale - dipinsero sugli aerei militari le cosiddette "invasion stripes", strisce con bande bianche e nere, così da rendere più facile la distinzione dei propri velivoli da quelli dei nemici. Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, invece, il simbolo dell'invasione è stato rappresentato fin dall'inizio dalla lettera "Z" scritta sui carri armati di Mosca.
Tornando al tank israeliano Merkava, a renderlo impenetrabile, come spiega il Messaggero, è un sistema con un elevato livello di difesa dai missili anticarro. Un sistema in grado di intercettare il fuoco nemico in pochi secondi e di neutralizzarlo con un solo colpo. Ci sarebbe, poi, un tank di ultima generazione - il Merkava 4 Barak - che presenta innovazioni sia tecnologiche che strategiche mai viste prima: in particolare, è dotato di intelligenza artificiale, ha sensori moderni e l'elmetto Iron Vision che consente al capocarro di avere una visuale a 360 gradi del campo di battaglia.