Giorgia Meloni, l'endorsement del Telegraph: "Può salvare l'Europa"
“Giorgia Meloni e Rishi Sunak sono la coppia di potere che potrebbe salvare l’Europa dall’oblio”. Così titola il quotidiano inglese The Telegraph, dedicando ampio spazio al rapporto tra la premier italiana e il suo omologo britannico. I due al vertice di Granada hanno co-presieduto un gruppo di lavoro sull’immigrazione, riunito proprio su loro input. Al seguito del quale hanno stilato un memorandum di intesa sul fronte dell’emergenza migranti, pubblicato sotto forma di lettera congiunta dal Corriere della Sera. Un progetto ambizioso di ‘fase 2′ per coordinare le forze e le intelligenze per la soluzione di un’emergenza mondiale.
Il Telegraph racconta dell’amicizia che Rishi ha con Giorgia, sottolineando “le affinità naturali” tra i due politici. Entrambi sono diventati “primi ministri a un’età simile a tre giorni di distanza l’uno dall’altra. Tutti e due – osserva ancora il quotidiano inglese – sono stati anche additati come duri di destra. Quando la loro politica, alla luce del loro background unico, è molto più sfumata di quanto i loro critici di sinistra vogliano far credere”. E poi, si lascia scappare anche qualche battuta, sempre con il solito umorismo britannico, “Meloni, con il suo 1.64 di altezza à l’unico politico europeo che Sunak, alto 1,70, può sovrastare in modo convincente”.
Ma poi il giornale focalizza l'attenzione su una serie di motivi per cui la premier italiana, che difende il piano del governo britannico sul Ruanda, può rivelarsi “un utile alleato per Sunak, visto che è uno dei pochi leader europei che sembra in grado di riconoscere che l’immigrazione clandestina è una crisi di portata fondamentale”.
L'incontro di Granada, però, non è l'unica occasione in cui i due premier hanno dato provare di aver un forte feeling politico e umano. Lo scorso luglio, dal vertice della Nato in Lituania, è emersa una serie di fotografie che mostravano Rishi Sunak che rideva a crepapelle con Giorgia Meloni, curvi davanti al cellulare. Sorrisi a parte, i due hanno le carte in regola per far sentire la propria voce sul tavolo internazionale.
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