Ago nel cervello, "infanticidio fallito": la scoperta 80 anni dopo
È possibile vivere per 80 anni con un ago conficcato nel cervello senza sapere della sua esistenza e senza aver mai avvertito alcun dolore? A quanto pare sì. Una donna ha trascorso tutta la sua vita con un ago di 3 centimetri conficcato in testa. La scoperta è stata fatta, come sempre, per caso dai dottori dopo averla sottoposta a un esame Tac. Secondo quando si riferisce The Guardian, l'ipotesi più probabile suggerita dai medici è che l'anziana signora proveniente dalla Russia sia stata vittima di un infanticidio fallito da parte dei suoi genitori. I sanitari hanno poi dichiarato che non proveranno a rimuovere l'ago per evitare di causare ulteriori danni.
"Questi casi non erano affatto rari, durante gli anni della carestia", aveva dichiarato mercoleì 4 ottobre il dipartimento sanitario locale della remota regione russa del Sakhalin. L'utilizzo dell'ago era infatti funzionale: con un oggetto così piccolo e di così difficile individuazione si poteva facilmente nascondere la causa del decesso. A quel tempo, c'era forte carenza di cibo in tutta l'Unione Sovietica, e moltissime persone vivevano in uno stato di tale povertà da non potersi permettere il cibo per sfamare i propri figli.
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"L'ago è penetrato nel lobo parietale sinistro, ma non ha avuto l'effetto desiderato poiché la donna è sopravvisuta", ha dichiarato il portavoce del dipartimento di sanità locale, e ha aggiunto che la donna non ha mai lamentato mal di testa dovute alla presenza dell'ago, per cui non ha mai realmente corso alcun rischio. In ogni caso, la donna sarà tenuta sotto osservazione dal personale sanitario.
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