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Kiev e la stanchezza della guerra lunga, Mario Sechi: è il ritorno del Novecento
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Il tempo passa e quella che si sta consumando in Ucraina sta assumendo tutti i tratti di una guerra di logoramento. Per Mario Sechi siamo di fronte al ritorno del Novecento: il corpo a corpo tra soldati, la guerra dei carri armati raccontata dal film “Fury”. Insomma, al momento è difficile vedere la luce in fondo al tunnel. Il presentimento è che il conflitto iniziato dopo l'invasione russa sarà lungo. Una cosa però è certa: la stanchezza inizia a farsi sentire. Anche per molti attori sulla scena: dalla Polonia, agli Stati Uniti, fino all'Unione europea. Per questo siamo di fronte a due dilemmi: come fare la guerra? e che cosa è la vittoria? In particolare è sulla seconda domanda che ci si sofferma, perché non può esserci una sconfitta. Basti vedere che non è mai partito un negoziato. Chi allora deve perdere? Finché si combatte, nessuno.
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"Oggi saranno seduti allo stesso tavolo": guerra, verso una svolta impensabile?
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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