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Morto Fernando Botero, il gigante delle "forme voluminose": quell'amore per Pietrasanta
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Addio a Fernando Botero. Addio a un gigante. La notizia è stata confermata dal quotidiano colombiano El Tiempo, addio "all'artista colombiano più grande di tutti i tempi", che se ne va a 91 anni Con più di 140 mostre e 4.600.000 visitatori negli ultimi quattro anni, Fernando Botero è stato probabilmente uno degli artisti più visibili nel mondo. Pittore e scultore, nato a Medellín nel 1932, ha presto lasciato il suo Paese, dopo alcuni contrasti sia artistici sia professionali. E tuttavia l'artista ha sempre mantenuto ancora rapporti strettissimi con la Colombia. Tanto da ritenere che tutto ciò che dipinge derivi da quanto ha visto a Madellín nei suoi anni giovanili. Tante difficoltà incontrate in patria. Ma anche tanti apprezzamenti all’estero, soprattutto negli Stati Uniti.
Botero è stato autore di opere di pittura e di scultura, la cui caratteristica fondamentale consiste nell’ingrossamento delle figure, presentando uomini, donne, animali e talvolta anche oggetti allargati, paffuti, paciocconi. Si tratta di uno stile che trova rimandi importanti nella storia dell’arte, dalle figure di Rubens a quelle postcubiste di Picasso o di Moore. Ma che non ha molti parallelismi nell’arte contemporanea, divenendo un carattere peculiare estremamente riconoscibile dell’arte del colombiano.
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Per quanto non sempre apprezzato dalla critica, Botero ha sempre ricevuto un enorme consenso popolare a livello internazionale. Grandi dipinti con molte figure e sculture monumentali raggiungono facilmente i 2.500.000 dollari. Fortissimo il legame di Botero con il nostro Paese: era cittadino onorario di Pietrasanta, un amore - quello con il comune toscano - scoppiato dopo la sua prima visita. Poi molti altri soggiorni in Versilia, dove proprio a Pietrasanta si possono ammirare molte delle opere che l'artista ha donato nel corso della sua vita.
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