Lampedusa, "vertice urgente in Francia": questa donna ha messo in trappola Macron
Il ministro dell'Interno francese Gerald Darmanin ha convocato una riunione incentrata sulla situazione degli sbarchi di migranti a Lampedusa. Lo riferisce in anteprima l'emittente televisiva Tf1. All'incontro saranno presenti rappresentanti delle forze dell'ordine e la Direzione generale degli stranieri in Francia. Darmanin ha convocato la riunione per fare il punto della situazione, cartografare gli impatti sulla Francia e valutare i dispositivi di controllo alla frontiera. Il dramma umanitario e politico, dunque, inizia a scalfire l'indifferenza di Parigi e dilagare oltre i confini italiani, sperando che qualcosa si muova anche a Berlino e Bruxelles.
A contribuire a porre la questione anche all'Eliseo, forse, la provocazione mediatica di Marion Maréchal, nipote di Marine Le Pen, volata proprio a Lampedusa per manifestare pubblicamente il suo "sostegno all'Italia, abbandonata dal governo francese e dall'Ue davanti a questa emergenza migratoria, e per mostrare ai francesi la gravità della situazione, poiché le persone che oggi sbarcano da voi domani saranno da noi. Siamo solo all'inizio di una crisi migratoria inedita, questi flussi non sono nulla rispetto a ciò che ci attende".
In un'intervista al Corriere della Sera, la vicepresidente di Reconquête prende politicamente le distanze dalla zia Marine: "Siamo della stessa famiglia ma sappiamo distinguere rapporti personali e politica. Oggi con Reconquête porto avanti un progetto politico che si distingue da quello del Rassemblement National su diversi punti, ad esempio considerando prioritaria la difesa della nostra identità, difendendo un programma economico che valorizzi il lavoro rispetto all'assistenzialismo e che metta fine all'oppressione fiscale, lottando contro la propaganda woke e Lgbt. E promuovendo in Francia la necessità di una coalizione delle destre sull'esempio italiano".