Putin e Kim Jong-un minacciano il mondo: "Un brindisi alla sacra lotta"
Ci sono "prospettive" per una cooperazione in campo militare tra la Russia e la Corea del Nord. A dirlo, lanciando un chiaro avvertimento, è Vladimir Putin. Il presidente russo in un'intervista alla televisione Rossiya 1, ripresa dall'agenzia Ria Novosti, ha tenuto a precisare che "la Russia è un Paese autosufficiente, ma nell'ambito delle attuali regole ci sono delle opportunità a cui prestiamo attenzione e che discutiamo".
E quella opportunità si chiama Kim Jong-un. Arrivato con un treno blindato, il dittatore ha incontrato lo zar. Tra i due c'è totale sintonia. Tra di loro "un franco scambio di opinioni" sulla situazione regionale e sulla cooperazione bilaterale. "L'inizio è stato buono, molto produttivo - ha aggiunto Putin -. C'è stato uno scambio molto franco di opinioni sulla situazione nella regione e sulle relazioni bilaterali".
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Il presidente russo ha aggiunto che la pandemia del Covid-19 ha causato molti danni alle relazioni tra Mosca e Pyongyang, quando la Corea del Nord è stata "effettivamente chiusa al mondo esterno". Tuttavia, secondo Putin, adesso i due Paesi hanno "dei progetti congiunti molto interessanti", che riguardano in particolare il settore militare. Insomma, Mosca ha il pieno appoggio della Corea del Nord nella sua "lotta sacra" contro l'Occidente, anche se - è stato precisato da Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, la questione dei rischi di una guerra nucleare non è stata discussa durante l'incontro. "No, questo non è stato discusso in alcun modo", ha confermato rispondendo a una domanda dei giornalisti. I due leader si sono incontrati nel centro spaziale russo di Vostochny, in Russia.
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