Kadyrov, il macellaio di Putin: "Come ha fatto fuori il suo vicepremier"
L'indiscrezione è di quelle da stomaci forti: Ramzan Kadyrov, leader ceceno, signore della guerra islamico e (almeno per ora) fedelissimo di Vladimir Putin, avrebbe fatto seppellire vivo il suo medico personale nonché vicepremier Elkhan Suleimanov. L'ormai ex braccio destro del presidente "macellaio" era sospettato di aver cercato di avvelenarlo. A sostenere questa tesi il canale Telegram russo VChK-OGPU (800.000 abbonati), citando fonti a conoscenza del caso, e la storia è rilanciata anche dalla tedesca Bild.
Suleimanov sarebbe stato incolpato del forte deterioramento della salute di Kadyrov, che all'inizio dell'anno era apparso notevolmente ingrassato, molto gonfio e che spesso non riusciva a tenere gli occhi aperti quando appariva in video. All'epoca si era parlato di un presunto problema ai reni ma la verità sarebbe assai più inquietante e misteriosa. Anche in questo, come in politica, la Cecenia sembra imitare in tutto e per tutto quel che accade al Cremlino, nella amata "madre Russia" che Kadyrov sta aiutando con le sue truppe in Ucraina. Un appoggio militare tanto più decisivo da quando Evgeny Prigozhin, capo del Gruppo Wagner, ha tradito Putin e ha tentato, perdendo, un golpe su Mosca per poi morire in un oscuro incidente aereo. Altro "torbido" in salsa ex sovietica.
"Questioni di ore, ceceni pronti a farlo". Kadyrov cambia gli equilibri al Cremlino
Dopo essere stato licenziato da vicepremier di notte, nell'ottobre del 2022, Suleimanov era fondamentalmente sparito dalla circolazione. Anche per questo nessuno credeva alla versione ufficiale di dimissioni di propria spontanea volontà. Il suo profilo Instagram tace da allora, "all'indirizzo internet della clinica oncologica di Suleimanov non c'è più nulla di medico. Ora l'account viene usato per vendere cocaina a Dubai", scrive la Bild.