Ucraina, "bisogna cambiare". Chi fanno fuori a Kiev, ribaltone: cosa sta succedendo
Svolta nel governo ucraino. "Voglio sostituire il ministro della Difesa. Serve un nuovo approccio", annuncia il presidente Volodymyr Zelensky che evidentemente ha in mente una nuova strategia nella gestione della controffensiva, entrata in una fase cruciale nella guerra con la Russia. "Questa settimana il Parlamento sarà invitato a prendere una decisione a livello di personale. Voglio chiarirlo ora. Ho deciso di sostituire il ministro della Difesa dell'Ucraina. Oleksiy Reznikov ha vissuto più di 550 giorni di guerra totale. Credo che il ministero abbia bisogno di nuovi approcci e di altri metodi di interazione sia con le forze armate che con la società in generale", aggiunge Zelensky, che ha individuato il successore: "Ora Rustem Umerov dovrebbe guidare il ministero. La Verkhovna Rada ucraina conosce bene questa persona e il signor Umerov non ha bisogno di ulteriori presentazioni. Mi aspetto che il Parlamento sostenga questo candidato".
E questa mattina 4 settembre, infatti, sono arrivate le dimissioni di Reznikov. La svolta di Zelensky arriva dopo una serie di episodi di corruzione e di gestione opaca di risorse a livello nazionale e locale. Reznikov non è mai stato coinvolto direttamente in nessuno scandalo. Da settimane, però, Zelensky ha varato un giro di vite per razionalizzare e rendere più trasparente ed efficace la macchina militare.
Alla fine di agosto, in particolare, le forze di sicurezza hanno condotto blitz simultanei in più di 200 uffici di arruolamento militare nell'ambito di un'ampia indagine sulla corruzione. La stretta, che non è limitata alla sfera militare, ha coinvolto nelle ultime ore anche l'oligarca Ihor Kolomoisky: il magnate, sostenitore di Zelensky, è stato arrestato.