Donald Trump, il sondaggio che sconvolge l'America: fin dove arriva
E chi lo ferma più? Donald Trump sembra sempre più un novello Silvio Berlusconi, quello che più i giudici lo attaccavano più lui guadagnava consensi tra i suoi elettori. L'ex presidente degli Stati Uniti è ai ferri corti con la giustizia americana ormai da alcuni mesi. Ma, così pare, più i procedimenti giudiziari nei quali è coinvolto crescono di numero (e sono già quattro quelli che lo attendono), più il suo consenso tra gli elettori repubblicani si impenna.
Nell'ultimo sondaggio, condotto dal Wall Street Journal, gli elettori del GOP che si sono detti intenzionati a scegliere Trump alle primarie in vista delle presidenziali 2024 hanno sfiorato il 60% del totale. Agli avversari il tycoon lascia le briciole. Anche a quel Ron DeSantis (governatore della Florida in carica) che era apparso, a inizio anno, come un avversario potenzialmente formidabile.
In realtà, nei mesi trascorsi dall'annuncio della sua discesa in campo, DeSantis ha visto la forbice tra sé e Trump allargarsi sempre di più, con l'ex presidente che da appena sotto quota 50% ha guadagnato circa 10 punti percentuali, e lui che dal 20% è crollato al misero 13 rilevato dal Wall Street Journal.
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BRICIOLE
Insomma, neanche il primo dibattito tv tra i candidati alle primarie in casa repubblicana (al quale Trump non ha partecipato) ha aumentato il consenso degli inseguitori del tycoon. Anzi. Da quel 24 agosto DeSantis ha perso ancora un punto percentuale e il milionario di origini indiane, Vivek Ramaswami, indicato da molti come il vincitore virtuale del confronto televisivo, è dato dal Journal al 5 per cento, ossia 4-5 punti sotto la media di consensi registrata nelle ultime settimane. Chi pare farsi largo in questi ultimi giorni è l'ex ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, Nikki Haley, che è data dal WSJ all’8% e arriverebbe vicina a quota 10 in alcuni stati come il New Hampshire e l'Iowa (che saranno tra i primi ad andare al voto per le primarie all'inizio del 2024), dove farebbe testa a testa sia con DeSantis, sia con Ramaswami. Ma si tratta sempre di briciole.
GADGET
Con Trump non c’è partita per nessuno. E non si vede come, da qui a qualche mese, le cose possano cambiare. «Il nuovo sondaggio rileva che quella che una volta era una corsa a due per la nomination è crollata in una competizione sbilanciata in cui Trump, per ora, non ha alcuno sfidante formidabile. L'ex presidente è la prima scelta del 59 per cento degli elettori repubblicani alle primarie, in crescita di 11 punti percentuali rispetto ad aprile», scrive il Journal. L’ex presidente, da parte sua, è stato più che brillante nel capitalizzare ogni volta in termini di consenso, attraverso interviste e dichiarazioni sui social, i procedimenti giudiziari che lo vedono incriminato: quello per la presunta corruzione della pornostar Stormy Daniels, quello per i documenti riservati che avrebbe nascosto presso la residenza di Mar-a-Lago, quello per il presunto supporto all’attacco contro il Campidoglio del 6 gennaio 2021 e l’ultimo, che lo vede accusato di aver tentato di sovvertire (insieme a 18 suoi collaboratori) l’esito delle elezioni presidenziali 2020.
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Il capolavoro, nel trasformare un evento di per sé negativo in una molla per il suo seguito elettorale, Trump lo ha realizzato proprio quando, lo scorso 24 agosto, si è consegnato alla giustizia presso la prigione della contea di Fulton in Georgia. A differenza di quanto era accaduto in occasione delle tre precedenti incriminazioni, lo sceriffo della contea ha fatto scattare una foto segnaletica all’ex presidente, che ne ha approfittato per sfoderare uno dei suoi migliori sguardi di sfida. Risultato: la foto è diventata virale sui social in pochissime ore, diventando un vero e proprio manifesto elettorale. Ed è finita su migliaia e migliaia di t-shirt che si possono ora acquistare online, come lo stesso Trump ha annunciato attraverso il suo social media Truth Social. «Se la volete (la t-shirt, ndr), adesso la potete avere. Indossatela e divertitevi. Io, da parte mia, vi dico grazie» spiega Trump, sollevando la maglietta con la foto segnaletica e la scritta “Never surrender” (mai arrendersi). I suoi avversari invece hanno alzato bandiera bianca.