Russia, bandiera ucraina sventola in Crimea: cosa sta succedendo
Una piccola vittoria ammantata di grande valore simbolico: nel 32° anniversario dell’indipendenza dell’Ucraina dall’Urss, militari di Kiev avrebbero piantato la bandiera nazionale oro-blu sul suolo della Crimea, la strategica penisola sul Mar Nero che nel 1954 Nikita Krusciov aveva assegnato alla Repubblica Socialista Sovietica d’Ucraina e che nel 2014 Vladimir Putin con una zampata ha riannesso alla Federazione Russa. Senza fornire altri dettagli sull’operazione condotta, il servizio di intelligence militare ucraina (Gur) ha annunciato su Telegram che «senza soffrire perdite, unità speciali sono approdate sulla riva nella zona dei villaggi di Olenivka e Mayak» nell’estremo ovest della penisola, e che «di conseguenza, il nemico ha subito perdite di personale e di equipaggiamento, che è stato distrutto».
Per il Gur, Andrii Usov ha po dichiarato: «Questa operazione è stata un raid. Ha dimostrato che la penisola temporaneamente occupata non è solo nel raggio delle armi delle forze di sicurezza e difesa ucraine, ma anche nel raggio d'ambito del personale di difesa ucraino». Una conferma indiretta dell’azione di Kiev è arrivato da fonti di Mosca secondo cui forze russe avrebbero avvistato e distrutto «un gruppo di sabotatori a Olenivka».
"Non è stato Putin, chi ha ammazzato Prigozhin": l'ex capo della Wagner sgancia la bomba
Anche mercoledì 23 i militari ucraini avevano colpito, questa volta a distanza, in Crimea, distruggendo un sistema missilistico antiaereo russo S-400 sempre nei presso di Olenivka. Il piccolo sbarco ucraino in Crimea segna il rimescolamento delle carte di un conflitto per molti mesi concentrato sul fronte orientale. Scopo non dichiarato dell’invasione russa è trasformare l’Ucraina in un paese senza sbocco sul mare: non quello d’Azov, di fatto già precluso agli ucraini, né il Mar Nero. In questo senso, le forze comandate da Putin potrebbero fermarsi una volta raggiunta e conquistata Odessa, il più grande porto (occidentale) d’Ucraina. In una giornata in cui l’attenzione dei media si è molto concentrata sulla sorte di Evgenij Prigozhin, fondatore e comandante della Wagner, le autorità di Kherson hanno denunciato il ferimento di tre civili, due adulti e un bambino, in un bombardamento russo sulla città meridionale. Sul fronte diplomatico è di ieri la notizia che per la prima volta la Germania ha fornito all’Ucraina missili per i sistemi di difesa aerea statunitensi Patriot. Giovedì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha anche ringraziato il premier norvegese Jonas Gahr Stoere che ha promesso l’invio di jet F-16 all’Ucraina.
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