Russia, dov'era Putin mentre Prigozhin moriva: la scena imbarazzante
Mentre arrivano le notizie sull’incidente aereo che ha coinvolto un jet nella su cui viaggiava Yevgheni Prigozhin, il presidente russo ricordava l’80mo anniversario della vittoria nella battaglia di Kursk durante la seconda guerra mondiale. E, rivolto ai militari, ha detto: "Sono orgoglioso di voi". Poi, ha parlato degli "eroi" impegnati nell’operazione militare speciale prima di consegnare delle onorificenze militari. Insomma lo Zar a quanto pare non ha spostato di un millimetro il protocollo della cerimonia mentre arrivavano le notizie sulla morte del leader della Wagner. Una mossa che spiega l'indifferenza di Putin sull'accaduto.
Un silenzio tipico di chi ha gestito per anni il Kgb. E così le accuse su Mosca non si fermano. E arrivano anche delle conferme. L’incidente aereo di Yevgeny Prigozhin "non è stato molto sorprendente. Perché, dopo l’ammutinamento, la sensazione era quella che avrebbe fatto una brutta fine. Insomma, il presidente russo Vladimir Putin non perdona queste cose", afferma una fonte del Cremlino ha commentato con Meduza la morte del leader del gruppo Wagner. Dopo il tentato golpe di due mesi fa, aggiunge la stessa foto, Putin era arrivato alla conclusione che il capo del Gruppo Wagner non era più una "persona affidabile e gestibile".
E "secondo la logica, le armi non dovrebbero essere nelle mani di una persona inaffidabile", ha sottolineato la fonte. Altre due fonti di Meduza vicine al Cremlino si sono dette sorprese dal fatto che Prigozhin non avesse "imparato nulla" dopo il suo fallito ammutinamento e avesse continuato a fare affari in Russia. Il riferimento è a un incontro che il leader del gruppo Wagner aveva avuto con funzionari dell’ufficio del sindaco di Mosca e dell’amministrazione regionale per discutere delle forniture alimentari per le istituzioni del settore pubblico.