Albania e Grecia, "meno care dell'Italia? Bufala, ecco perché": cambia tutto
Una buona fetta di turisti italiani quest'anno ha deciso di trascorrere le proprie vacanze non in Sicilia, Calabria o Sardegna, ma in Albania e Grecia, mete considerate più a basso costo. E se da una parte c'è chi rifarebbe la stessa scelta anche l'anno prossimo, dall'altra invece c'è chi ha deciso che in quei paese non rimetterà più piede.
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Come raccontato da Il Messaggero, sono tante le testimonianze di italiani delusi dall'Albania. Ombrelloni ammassati, prezzi altissimi, pagamenti quasi solo in contanti e zero parcheggi. I prezzi, poi, non sarebbero così bassi. O meglio, pur essendo tendenzialmente più bassi, molto dipende dalla zona in cui si va. "Un caffè 4,50 euro, per un gazebo per tre persone 50 euro, ma altri sono a prezzi ancora più alti e arrivano fino a 200. Molto di quello che si dice sull'Albania in Italia non è vero, almeno qui a Ksamil", ha detto una turista al Messaggero.
Stesso discorso varrebbe per la Grecia. Le zone più richieste e dunque più affollate sono Mykonos, Santorini, Ios, Paros e Zante, dove i prezzi non sarebbero poi così lontani da quelli italiani. "A Zante le spiagge sono meravigliose ma affollatissime - ha raccontato un turista a Leggo -. E i prezzi non sono da meno rispetto all'Italia. Per una vacanza di una settimana servono almeno 1500 euro a persona ad agosto".
Per non parlare poi dei voli low-cost, che pure hanno raggiunto dei prezzi altissimi. Ecco perché le mete italiane non sono poi così irraggiungibili: la Calabria, per esempio, ha chilometri di spiaggia libera, ma anche stabilimenti a basso prezzo. La Sicilia, poi, offre mare stupendo e cibo invidiabile. La Sardegna, invece, anche a causa dei collegamenti più complicati, resta forse una meta più di elite.
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