Russia, l'insulto a Putin sul tabellone: "Testa di c***", lo Zar trema
Nella città di Surgut un messaggio chiaro per Vladimir Putin. In Siberia infatti su un display posizionato in cima a un palazzo è spuntata una scritta inequivocabile: "Putin testa di c***". Una critica al presidente russo a suon di insulti proprio nelle ore in cui la Russia deve fronteggiare il dramma del crollo del rublo che ha portato a un aumento dei tassi fino al 12 per cento. Secondo Mosca la protesta con gli insulti rivolti allo Zar sarebbe opera di alcuni hacker.
La scritta apparsa sul cartellone luminoso ha avuto anche una tempistica sospetta: infatti è apparsa poco prima della rinuione del Cda della Banca centrale russa che ha deciso il rilazo dei tassi di interesse per cercare di porre un freno al crollo del rublo. Un segnale inquietante che fa tremare il Cremlino già provato da alcuni segnali di rivolta e dal recente golpe fallito per mano di Prigozhin. Insomma lo Zar non dorme più sonni tranquilli e di fatto in tutta la Russia pian piano cominciano a levarsi voci di protesta contro la guerra in Ucraina che al momento ha messo a dura prova la tenuta dell'economia russa. Intanto Putin è tornato ad attaccare la Nato parlando di un piano preciso da parte del patto atlantico per fomentare la guerra in Ucraina.
As the ruble plummets below 100/$ today, Russian officials are saying there's nothing to worry about.
— max seddon (@maxseddon) August 14, 2023
But not everyone is convinced: in Surgut, a Siberian oil town, someone hacked this news ticker to say "Putin is a dickhead and a thief. 100 – you've lost your fucking mind" pic.twitter.com/pLQ29FkIUP