Zelensky, il momento più drammatico: corrotti, stupratori e il bimbo morto
L’Ucraina annuncia la riconquista di Robotyne, nella regione di Zaporizhzhia, assicura che «molto presto» la controffensiva darà risultati importanti e avverte i moscoviti che nel prossimo futuro devono aspettarsi un aumento dei raid sulla loro città. Dal canto suo la Russia sostiene di aver migliorato la propria «situazione tattica» in particolare «in direzione di Kupiansk», nella regione di Kharkiv e intanto continua i suoi bombardamenti nel resto dell’Ucraina. In particolare ieri quattro missili ipersonici Kinzhal sono stati lanciati verso l'aeroporto di Kolomyia nella regione di Ivano-Frankivsk, nell'Ucraina occidentale: due hanno colpito la zona dello scalo, uno è caduto in una vicina area residenziale uccidendo un bambino di otto anni e il quarto è stato intercettato e abbattuto sui cieli di Kiev. Mosca sostiene di aver abbattuto un edificio adibito a centro di raccolta di mercenari stranieri.
INEFFICIENZA
Ma è più che altro interno il nemico che preoccupa maggiormente Kiev, la corruzione e il malcostume che serpeggia in una macchina militare sempre sempre più impantanata e meno efficiente. Il presidente Zelensky ha annunciato infatti ieri il licenziamento di tutti i funzionari dei centri regionali militari incaricati del reclutamento, sostenendo su Telegram che «cinismo e corruzione in tempo di guerra equivalgono al tradimento dello Stato». Il presidente ucraino ha parlato apertamente di «arricchimento illegale, legalizzazione di fondi ottenuti illegalmente, profitti illeciti, trasporto illegale attraverso il confine di coscritti» e di una sola soluzione possibile: fare piazza pulita.
Nel mirino di Zelensky ci sarebbe anche il ministro della Difesa Oleksii Reznikov delle cui dimissioni si era inutilmente già parlato in febbraio quando erano emersi altri scandali di corruzione nel suo ministero. Allora perla sua sostituzione si faceva il nome del capo dell'intelligence militare, Kyrilo Budanov, ora Zelensky starebbe pensando al vice primo ministro per la ricostruzione, Oleksandr Kubrakov, o al ministro per le Industrie Strategiche, Olexsandr Kamyshin. I vertici militari ucraini potrebbero tuttavia finire nei guai anche per le accuse di molestie sessuale denunciate da diverse soldatesse negli ultimi mesi e che la viceministra della Difesa ucraina Hanna Malyar ha promesso di voler portare in tribunale. Alcune donne delle forze armate che ne hanno parlato sarebbero state anche minacciate di immediato trasferimento alle unità psichiatriche. Sono circa 60.000 le donne che lavorano nell'esercito ucraino, 42.000 delle quali sono soldatesse.
PASTICCIO F-16
Guai per Kiev potrebbero tuttavia arrivare anche dagli Stati Uniti dove il presidente Biden sta cercando dal Congresso il via libera per ulteriori 24 miliardi di dollari di aiuti per l’Ucraina. Di questi 13 sarebbero destinati a ulteriori armamenti, altri 7,5 al sostegno economico e umanitario, ma non è detto che stavolta il pacchetto passi facilmente vista la possibile opposizione di una parte di repubblicani.
In questa richiesta di fondi sono inclusi 200 milioni per contrastare la Wagner in Africa. Il governo tedesco invece starebbe valutando la fornitura all'Ucraina di missili da crociera Taurus, da 500 chilometri di gittata, quasi il doppio dei 290 chilometri degli Scalp francesi di cui attualmente dispone Kiev. Tali missili consentirebbero di attaccare da grande distanza il ponte di Kerch che collega l'Ucraina occupata alla Russia.
Le cattive notizie tuttavia non finiscono qui. Nei giorni scorsi il presidente americano aveva approvato l'addestramento dei piloti ucraini sugli F-16 da parte dei partner europei, con Danimarca e Paesi Bassi che si sono offerti volontari suscitando la speranza di Kiev che gli aerei avrebbero difeso lo spazio aereo ucraino già dal prossimo mese. Speranze eccessive dal momento che secondo calcoli più approfonditi ci vorrà almeno un anno perché questi piloti siano pronti. Sembra infatti che sebbene i piloti ucraini parlino già correntemente l'inglese prima di iniziare l’addestramento vero e proprio dovranno frequentare un corso di inglese per quattro mesi in Gran Bretagna per apprendere la terminologia associata ai jet. Questo comporterà il rinvio a gennaio dell'inizio dell'addestramento al combattimento, che dovrebbe durare sei mesi e non uno come Kiev di fatto sperava. «Questo si chiama tirarla per le lunghe», ha detto un funzionario ucraino al Washington Post che ha riportato la notizia.