Prigozhin, la riscossa? "Putin non riesce più a fermarlo"
Nonostante il tradimento, col tentato colpo di Stato per rovesciare Putin, la Wagner continua a operare in Russia, in Bielorussia, in Medio Oriente e nell’Africa centrale e occidentale. Come mai il capo dei mercenari non è stato ancora punito? Piccole ritorsioni a parte, infatti, il gruppo di soldati guidato da Prigozhin non ha subito grosse conseguenze. Basti pensare che, come ricorda Repubblica, lo scorso 5 luglio le autorità russe hanno effettuato un raid negli uffici e nella villa di Prigozhin a San Pietroburgo, confiscando oggetti e denaro. Qualche giorno dopo, però, al capo dei mercenari sarebbe stato restituito l’equivalente di quasi 90 milioni di euro.
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Intanto la Wagner starebbe partecipando alle esercitazioni militari vicino al confine con Polonia e Lituania. Addirittura, secondo il sito Grey Zone, ci sarebbero almeno 7mila combattenti di Wagner accampati vicino alla cittadina di Asipovichy, a circa 230 kilometri dal confine con l’Ucraina. Perché Putin non riesce a liberarsi di questo gruppo? A quanto pare ci sarebbero dei legami troppo forti da recidere. Wagner infatti, sarebbe strettamente legata al Gru, il servizio di intelligence dell’esercito, e in ballo ci sarebbero anche degli importanti rapporti economici.
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Putin, poi, sarebbe apparso incapace di prendere una decisione nei confronti di Prigozhin e dei suoi anche nel giorno del tentato golpe. Tant'è che spesso, come riporta Repubblica, i funzionari del regime si sono chiesti come mai lo zar non abbia agito subito per fermare l’ammutinamento.
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