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Joe Biden, il figlio nei guai: l'amara sorpresa mentre attendeva la Meloni

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Rischiano di aggravarsi i guai giudiziari di Hunter Biden. Mercoledì, il figlio del Presidente degli Stati Uniti si sarebbe dovuto dichiarare colpevole per tre reati per i quali, il mese scorso, aveva raggiunto un accordo con il dipartimento di Giustizia, così da evitare il carcere. Ma il patteggiamento è saltato per volere di una giudice del Delaware, Maryellen Noreika, che ha ritenuto alcune condizioni dell’intesa «insolite», sostenendo poi che altri punti dell’accordo avrebbero potuto garantire a Biden l’immunità da reati per cui potrebbe essere ritenuto responsabile in futuro.

Così, il primogenito del Presidente ha deciso di fare marcia indietro e si è dichiarato non colpevole. Ma adesso, con le Presidenziali 2024 sempre più vicine e i genitori che continuano a sostenerlo, Hunter Biden rischia il carcere. Come condizione per rimanere in libertà, Noreika gli ha ordinato di «cercare attivamente un lavoro», astenersi da droghe o alcol, sottoporsi a test antidroga e non possedere armi da fuoco.

 

Il figlio del Presidente è stato accusato di due reati minori relativi al mancato pagamento di oltre 100mila dollari di tasse sul reddito tra il 2017 e il 2018 e del possesso illegale di un’arma. I suoi avvocati avranno poco meno di due settimane per raggiungere un nuovo accordo con la procura ed evitare il processo.

 

 

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