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Spagna al voto, Popolari avanti ma senza maggioranza: male Vox

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Sorpresa in Spagna: il Partido Popular è il vincitore delle elezioni politiche con 136 seggi (33% dei voti, +47 rispetto al 2019) ma il leader Alberto Nunez Feijoo è lontano dalla maggioranza assoluta anche contando l'ultradestra di Vox, grande delusa di questa tornata alle urne (12,3%, terza forza con 33 seggi, -19) e le altre formazioni minori della destra, che si fermerebbe a 171 deputati sui 176 necessari. Riesce nel suo obiettivo il Partito Socialista, che limita i danni con un risultato ben al di là di quanto prevedevano i sondaggi: 122 seggi (31,7%, +2) ai quali si aggiungono i 31 della nuova coalizione di sinistra di Sumar (12,3%).

 

 

 

Gli altri potenziali alleati della coalizione sommano altri 19 seggi (7 gli indipendentisti catalani di Erc, 6 la sinistra radicale basca di Bildu, 5 i nazionalisti baschi del Pnv più altre formazioni minori) per un totale di 172. Rimangono quindi i sette voti degli indipendentisti conservatori catalani di Junts, che di fatto hanno attualmente la chiave della governabilità: senza il loro apporto, lo scenario più probabile è infatti un ritorno alle urne. Possibile che il premier socialista uscente Pedro Sanchez, che potrebbe restare al potere con una grande coalizione.

Il pallino, però, è in mano a Feijoo, leader del Pp: "La responsabilità del Partito popolare spagnolo è avviare il dialogo per formare un governo in conformità con la volontà del popolo espressa dalle urne: nessuno deve bloccare nuovamente la Spagna. Inizierò con quello che credo sia il messaggio più importante della serata: sette anni dopo la nostra ultima vittoria alle elezioni generali, il Pp ha vinto di nuovo. Mi sento molto orgoglioso", ha detto Feijoo. "Abbiamo ottenuto otto milioni di voti, tre milioni in più rispetto alle ultime elezioni generali. Il nostro obbligo ora è di non aprire un periodo di incertezza in Spagna. Gli spagnoli oggi hanno dato fiducia al governo e hanno anche detto a tutti i partiti dell'arco parlamentare che dobbiamo impegnarci nel dialogo".

 

 

 

Festeggia Sanchez: "Il blocco arretrato e retrogrado, che proponeva un'abrogazione totale di tutti i progressi che abbiamo fatto negli ultimi quattro anni, ha fallito. Grazie dal profondo del cuore. Abbiamo dimostrato al mondo che siamo una democrazia forte e pulita, una grande democrazia", "Qualche settimana fa - ha ricordato il leader dello Psoe - ho chiesto elezioni anticipate perché ritenevo che come società dovessimo decidere quale direzione prendere: una direzione di progresso o una direzione di regressione come quella proposta da Partito popolare e Vox", Il verdetto è che gli spagnoli sono praticamente divisi a metà.
 

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