Russia, "100mila soldati ammassati": Putin, una mossa estrema
La controffensiva ucraina non procede come avrebbe voluto Volodymyr Zelensky e crescono i timori di una “contro-controffensiva” di Mosca. Cosa tutt'altro che remota. I russi, infatti, rivela il Corriere della Sera, avrebbero concentrato circa 100 mila uomini nel settore orientale, in direzione di Lyman e Kupiansk, cercando punti deboli nelle difese ucraine per spingere fino all’oblast di Kharkiv. Secondo il portavoce del raggruppamento orientale delle forze armate di Kiev, Serhiy Cherevatyi, l’Armata avrebbe ammassato anche 900 carri armati, 555 sistemi d’artiglieria e 370 cannoni semoventi — numeri non confermati da fonti indipendenti — e gli ucraini sarebbero sulla difensiva. Il generale Oleksandr Syrskyi, comandante delle forze terrestri ucraine, da parte sua, conferma che i russi "stanno trasferendo forze addizionali e mezzi, comprese le divisioni aviotrasportate, per fermare la nostra offensiva nell’area di Bakhmut". "Contemporaneamente", ha precisato, "sono andati all’offensiva in direzione di Kupiansk".
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Spiegano Andrea Marinelli e Guido Olimpo sul Corriere che adesso Zelensky, insieme ai suoi generali, si trova stretto tra due paletti: deve mantenere la spinta all’attacco, senza che questo comporti però perdite troppo pesanti. Se lancia tutto il suo potenziale rischia di "bruciarlo" nel tentativo di superare il robusto bastione difensivo costruito dall’Armata di Putin nel sud. E poi c'è l'aspetto tecnico che preoccupa Kyev: la Marina ucraina, ormai priva di navi, e la sua intelligence sono continuamente al lavoro per moltiplicare i mezzi da impiegare in questi assalti. Ma senza troppo successo. Mosca, secondo i russi, avrebbe intercettato lunedì scorso uno di questi nuovi mezzi - una moto ad acqua modificata per trasportare un ordigno - distruggendolo. Se stai in guardia riesci a parare i colpi, sostengono al Cremlino. All’opposto, si legge sul Corriere, gli ucraini ci "provano" e, allo stesso tempo, "studiano" gli effetti, le prestazioni di prodotti "fatti in casa". Convinti che, prima o poi, riusciranno ad avere un successo importante.
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