Macron, choc in Francia: "Chi potrà essere spiato". Chi è il "fascista"?
La polizia potrà accedere da remoto a microfoni e telecamere degli smartphone: questo quanto accade nella Francia di Emmanuel Macron, dove è stata approvata una legge che consente agli agenti di spiare le persone attraverso telefoni, computer, auto, tv. Sarà possibile addirittura attivare i Gps e geolocalizzare i soggetti considerati sospetti. Un provvedimento che mette i brividi e che fa riflettere anche sulle accuse che spesso i francesi rivolgono al governo italiano di centrodestra. A tal proposito Affariitaliani commenta: "Meloni sarebbe fascista mentre Macron, che consente alla polizia di spiare i telefonini di chi è sospetto, è saggio e progressista".
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A far venire qualche dubbio è il fatto che sarà la stessa polizia a decidere che cosa è sospetto, avendo così il potere di fare qualsiasi cosa a proprio piacimento. Durante il dibattito che ha preceduto l'approvazione della legge, i parlamentari vicini a Macron hanno inserito un emendamento che limita l'uso dello spionaggio a distanza "quando giustificato dalla natura e dalla gravità del crimine" e "per una durata strettamente proporzionale".
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Nello specifico, la durata complessiva della sorveglianza non dovrebbe essere superiore ai 6 mesi. Mentre per "reati gravi" s’intendono quei reati per cui è prevista una pena detentiva di almeno 5 anni. Pare, però, che medici, giornalisti, avvocati, giudici, parlamentari e attivisti verranno esclusi dalla possibilità di intercettazioni, dal momento che le loro professioni sono considerate attività sensibili.
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