Mosca, abbattuti cinque droni ucraini: "Atto terroristico"
Il Cremlino parla di "atto terroristico" da parte di Kiev, dopo che le forze russe hanno abbattuto nella regione di Mosca cinque droni lanciati dalle forze ucraine. A riferirlo il ministero della Difesa della Russia, precisando che quattro droni sono stati abbattuti dalla contraerea, mentre il quinto è stato neutralizzato da mezzi elettronici ed è caduto nel distretto di Odintsovo. L'attacco, stando a quanto riferito dalle autorità russe, non ha provocato danni o feriti.
A rincarare la dose Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri, secondo cui quanto accaduto sarebbe "un tentativo da parte del regime di Kiev di attaccare una zona in cui si trovano infrastrutture civili, compreso un aeroporto che riceve voli internazionali, è un nuovo atto terroristico". Il riferimento è all'aeroporto internazionale di Vnukovo dove sono state interrotte le operazioni di volo.
Intanto si discute ancora del tentato golpe da parte del gruppo Wagner. Per Volodymyr Zelensky la risposta di Vladimir Putin è stata "debole". Un segnale che fa pensare che il presidente russo "sta perdendo il controllo sulla sua gente". In un'intervista concessa all'emittente televisiva Cnn, il presidente ucraino si sofferma sullo zar, aggiungendo che "abbiamo visto che non ha il pieno controllo. Il fatto che Wagner si sia mossa in profondità in Russia e abbia preso il controllo di alcune regioni mostra quanto sia facile. Putin non controlla la situazione nelle regioni", ha affermato il presidente ucraino, secondo cui "Tutto quel potere verticale di cui disponeva si sta sgretolando". Secondo Zelensky, "rapporti dell'intelligence ucraina" mostrano che durante la rivolta il Cremlino stava prendendo il polso del sostegno dei russi al capo del gruppo Wagner, Evgenji Prigozhin, e avrebbe riscontrato che circa "metà dei russi sosteneva" la rivolta.