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Titan, il rapporto-choc dopo la tragedia: "Sullo scafo..."

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Un tour trasformatosi in tragedia quello del sommergile Titan. Con l'obiettivo di raggiungere i fondali che custodiscono i resti del Titanic, il natante era tutt'altro che sicuro. A confermarlo, oltre le testimonianze, un rapporto choc. Quest'ultimo ha messo in evidenza quanto fosse pericoloso il sottomarino. Immergersi a quasi 4mila metri di profondità per visitare da vicino il gigante dei mari è riuscito pochissime volte alla OceanGate, la società che organizzava i tour estremi. 

 

 

Stando al rapporto diffuso dal New York Times, la maggior parte delle immersioni in direzione fondale non hanno avuto successo. In sostanza non sono mai giunte a destinazione per vari problemi riscontrati durante l'inabissamento. Il motivo? La sua struttura. La forma allungata del sottomarino di piccole dimensioni, combinato alla ripetute sollecitazioni subite dallo scafo nel corso degli anni potrebbe aver, nel tempo, favorito l'implosione dello scafo.

 

 

Dopo ogni immersione, infatti, lo scafo riportava delle minuscole crepe che, secondo quanto ricostruito, venivano aggiustate, senza mai chiedersi se fosse meglio smettere o cambiare del tutto lo scafo. Eppure, nonostante la tragedia e la morte di ben cinque persone, la OceanGate continua a promuovere le sue esperienze. L'azienda ha già pronte due spedizioni per il 2024. Basterà pagare 250mila dollari.

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