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Russia, la voce inquietante: "Pronti all'attacco", quando può venire giù tutto

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La guerra non si ferma e cresce la paura tra le linee ucraine per un attacco imminente da parte di Mosca. La Russia infatti potrebbe ricorrere a un atto terroristico presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia. A rivelarlo è stato il presidente ucraino, Voldymyr Zelensky, dopo i colloqui con il presidente del governo spagnolo Pedro Sànchez a Kiev. "Diciamo da tempo che c’è una seria minaccia. Perché la Russia è tecnicamente pronta a provocare un’esplosione locale all’impianto, che potrebbe portare al rilascio di sostanze pericolose nell’aria. Lo comunichiamo molto chiaramente.

Noi stiamo discutendo di tutto questo con i nostri partner in modo che tutti capiscano perché la Russia lo sta facendo e faccia pressione politicamente sulla Federazione Russa in modo che non pensino nemmeno a una cosa del genere", ha detto Zelensky, rispondendo alle domande dei giornalisti secondo quanto riporta il Kviv Post. Secondo Zelensky gli occupanti russi stanno ricorrendo ad atti terroristici perché il loro esercito ha mostrato debolezza sul campo di battaglia per tutto l’anno. Pertanto, i russi stanno cercando di fermare le forze di difesa ucraine con atti di terrorismo come l’esplosione della diga Kakhovka o un possibile atto di terrorismo locale a Zaporizhzhia. Per Zelensky la Federazione Russa vuole dimostrare che la sua guerra aggressiva contro l’Ucraina è pericolosa per il mondo, "in modo che la gente ne abbia paura. In modo che in seguito alcuni partner, in particolare quegli scettici, inizino a fermare politicamente l’Ucraina, le nostre azioni controffensive", ha detto. Insomma la guerra entra in una nuova fase. Imprevedibile. 


 

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