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Alessandro Bertolini arrestato a Malpensa: Ucraina, un "nome grosso"

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Un arresto legato alla Russia, è avvenuto giovedì all'aeroporto di Milano Malpensa. A finire in manette, in questo caso, è stato il 29enne Alessandro Bertolini, foreign fighter di Rovereto che, secondo le accuse, dal 2016 avrebbe combattuto con le milizie filo-russe prendendo parte "ad azioni dirette a mutare l'ordine costituzionale o a violare l'integrità territoriale del governo ucraino".

 

 

 

 

Nel frattempo in Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha annunciato il rafforzamento delle linee difensive ai confini settentrionali del Paese dopo le notizie sullo spostamento delle unità del gruppo Wagner in Bielorussia e ha espresso preoccupazione per il potenziale rischio rappresentato dalla possibilità che i russi decidano di far esplodere la centrale di Zaporizhzhia. Zelensky è stato poi informato dai membri del Consiglio europeo riuniti a Bruxelles che l'Ucraina potrà continuare a contare sul sostegno dell'Europa e della Nato. Kiev potrà contare anche su ulteriori aiuti militari, in particolare sulle attese munizioni, mentre dagli Stati Uniti, secondo il Wall Street Journal, potrebbe arrivare il sistema missilistico a lungo raggio Atacms.

 

 

 

Si è poi conclusa la missione a Mosca dell'inviato di Papa Francesco, il cardinale Matteo Zuppi che, come reso noto dalla Santa Sede, ha avuto un "fruttuoso incontro" con il patriarca Kirill, e aggiornerà il Pontefice sugli ulteriori passi da compiere sulla pace. Il Cremlino, da parte sua, ha parlato di uno "scambio proficuo di vedute" con Zuppi, senza che venissero espresse "idee specifiche", ed ha espresso apprezzamento per la posizione "equilibrata ed imparziale" del Vaticano.

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