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Titan, non è imploso? La verità dell'esperto: ecco cosa è successo

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Cos'è successo davvero al Titan? Secondo l'ultima ricostruzione dei fatti, il sommergibile sarebbe imploso poco dopo la sua immersione. Le cinque persone a bordo avevano deciso di intraprendere questo viaggio per andare a vedere da vicino il relitto del Titanic sul fondo dell'Oceano. Ora, però, starebbero iniziando a sorgere dei dubbi su cosa sia davvero successo al sottomarino. Dubbi che nascono dal fatto che nei giorni scorsi sono stati recuperati e portati i superficie dei rottami, neanche troppo piccoli, del Titan e anche "presunti resti umani". 

 

 

 

Se il sommergibile fosse imploso, ci si sarebbe aspettati una completa disintegrazione senza possibilità di recuperare proprio nulla. A tal proposito l'ingegnere Guido Gay, esperto dell'esplorazione delle profondità marine, al Messaggero ha spiegato: "Il ritrovamento della capsula anteriore e della parte posteriore intatte è in linea con l'implosione. In particolare, il cilindro è imploso. È normale quindi che vengano ritrovati pezzi di quella grandezza e in quelle condizioni". Nulla di anomalo, insomma.

 

 

 

Qualcosa nel sommergibile non avrebbe permesso ai passeggeri di salvarsi, secondo l'esperto: "Da quanto sappiamo, sul Titan c'era un sistema di allarme. Ma non era quello corretto. L'ovalizzazione del cilindro è un indizio che può portare a capire che il sottomarino è a rischio implosione. Sarebbe bastato inserire una spia che indicasse che il cilindro si stava ovalizzando più del dovuto. A quel punto sarebbe stato sufficiente evitare di scendere in profondità e risalire. Evitando così il peggio". Sulle persone a bordo, infine, ha detto: "L'implosione è avvenuta in millisecondi. Non si sono accorti di quanto accaduto".

 

 

 

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