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Prigozhin, "con chi ha avuto contatti". Golpe, l'affare si complica: pare che...

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Nonostante la ritirata, ieri Evgenij Prigozhin ha raccolto intorno a sé grande consenso mentre tentava di rovesciare i vertici del Cremlino. Lo dimostrano le immagini della popolazione russa che lo acclama. Oggi i giornali statunitensi hanno svelato che in realtà i servizi di intelligence Usa erano al corrente dei piani del leader della Wagner e che avevano informato alti funzionari amministrativi e militari.

 

 

 

Qualcuno ha anche riportato a galla la notizia secondo cui Prigozhin in passato avrebbe avuto dei contatti con l’intelligence ucraina in Africa per trattare il destino di Bakhmut. Adesso, comunque, non si sa dove si trovi il leader della compagnia di mercenari: l’ultima apparizione è quella che lo vede sorridente a bordo di un Suv mentre lascia Rostov sul Don acclamato dalla folla. Poi il silenzio. 

È probabile che lo aspettino un lungo esilio in Bielorussia e un futuro parecchio incerto dopo il tentato golpe. Un tentativo che poi si è concluso con la decisione di accettare un accordo, mediato dal presidente bielorusso Lukashenko, e con l'ordine di dietro-front ai suoi uomini. Per ora, comunque, il suo destino sembra essere vincolato anche alle sanzioni statunitensi. Proprio in queste ore, secondo il Wall Street Journal, gli Stati Uniti avrebbero rinviato nuove sanzioni previste per limitare le attività della Wagner in Africa, con la motivazione di evitare di "favorire Putin dopo lo scontro aperto con Prighozhin".

 

 

 

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