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Golpe russo, il generale Bertolini: "Paradossale. Da sola la Wagner...", cosa non torna

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Il generale Marco Bertolini ha espresso il suo punto di vista su quanto sta accadendo in Russia, dove la situazione è in rapida evoluzione dopo che il gruppo Wagner si è rivoltato contro il regime di Vladimir Putin. “Da solo non può affrontare una guerra civile, a meno che non ci sia l’adesione di altre forze armate”, ha messo subito in chiaro Bertolini. Il quadro però è tutt’altro che chiaro al momento: “È presto per lanciarsi in speculazioni, la situazione sul campo è complicata”. 

 

 

“Non essendo inquadrata nell’esercito russo - ha spiegato il generale - la Wagner è più permeabile a influenze esterne ma ad oggi è difficile ipotizzare una cosa del genere”. Inoltre Bertolini ha ricordato che Evgenij Prigozhin non è nuovo a “prese di posizione forti”, anche se quanto sta accadendo in queste ore è diverso rispetto al passato: “Ricordiamo gli strali lanciati all’indirizzo del ministro della Difesa. Fino ad oggi, però, non aveva mai preso di mira Putin. Le sue affermazioni polemiche spesso erano state smentite dai fatti e infatti ha continuato le operazioni con la conquista di Bakhmut”. 

 

 

Secondo Bertolini il quadro è drammaticamente mutato con le parole di Putin: “Sono state molto dure, ha parlato apertamente di tradimento di 'coltellate alle spalle’: qualcosa di importante è oggettivamente avvenuto. Quanto sta avvenendo è per molti versi paradossale: in questo frangente, infatti, l'operazione russa stava procedendo bene mentre la controffensiva ucraina era in difficoltà non riuscendo a raggiungere l'osso duro, le linee fortificate dei russi”. 

 

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