Russia, "colpo di Stato" e ritiro di Prigozhin: il giorno più buio dello zar
Aria di golpe a Mosca. Il procuratore generale, Igor Krasnov, ha riferito al presidente russo Vladimir Putin dell'apertura di un procedimento penale sul tentativo di organizzare una ribellione armata. Lo ha detto l'addetto stampa del leader russo Dmitry Peskov, secondo quanto riferito dai media. "Il procuratore generale della Federazione Russa Krasnov ha riferito a Putin nel contesto dell'avvio di un procedimento penale in relazione al tentativo di organizzare una ribellione armata", ha detto Peskov. Il nemico pubblico del Cremlino è Yevgeny Prigozhin, il capo delle milizie del Gruppo Wagner, impegnate in Ucraina. Il fedelissimo di Putin ha lanciato un nuovo durissimo attacco al ministro della Difesa Shoigu, sostenendo che le sue truppe sono state attaccate dall'esercito regolare russo. Ha quindi definito l'esercito russo "una bolla" e ha incitato alla rivolta i suoi connazionali. Quindi, nella notte, ha annunciato di aver preso il controllo di alcuni siti militari a Rostov, la principale città russa al confine con l'Ucraina. La situazione è in continua evoluzione e l'impressione è che stia sfuggendo di mano alle autorità.
Ore 21:55 Già iniziato il ritiro delle truppe della Wagner da Rostov
Le truppe del Gruppo Wagner hanno iniziato a lasciare la zona vicino al quartier generale del distretto militare meridionale a Rostov sul Don, nel sud della Russia. Lo ha confermato un giornalista dell’agenzia Interfax sul posto, precisando che diversi veicoli della Wagner hanno iniziato a muoversi, mentre le truppe si sono raggruppate in vista della partenza dalla città per far ritorno nei loro campi nel Luhansk.
Ore 21.35 Governatore di Lipetsk: rimuoveremo le restrizioni
"Le restrizioni introdotte nella regione di Lipetsk vengono gradualmente revocate". Lo ha annunciato su Telegram Igor Artamonov, il governatore della regione russa attraverso la quale le truppe della Wagner stavano avanzando verso Mosca fino alla decisione di Prigozhin di far ritorno alle loro basi. "Stiamo iniziando a revocare le restrizioni imposte oggi. Nel prossimo futuro apriremo il traffico sulle autostrade regionali", ha dichiarato Artamonov.
Ore 21.20 Putin "grato" a Lukashenko per la mediazione
Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente bielorusso Alexander Lukashenko si sarebbero sentiti telefonicamente per la seconda volta nelle ultime ore. Putin ha dichiarato di essere grato a Lukashenko per essere riuscito a negoziare con successo con il gruppo Wagner e il suo leader, Evgeny Prigozhin.
Ore 20.47 Via Shoigu in cambio dello stop: l'accordo di Wagner
Secondo fonti della Compagnia Wagner, l’accordo che ha fermato Prigozhin prevedrebbe — oltre all’indipendenza della compagnia — anche l’allontanamento del ministro della Difesa Shojgu e del capo di stato maggiore Gerasimov.
Ore 20.23 Zelensky: "In Russia caos completo"
"Oggi il mondo ha visto che i capi della Russia non controllano nulla. Niente di niente. Caos completo. Completa assenza di prevedibilità". Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo le notizie dell’avanzata su Mosca del Gruppo Wagner ed il successivo ripensamento annunciato dal capo dell’organizzazione di mercenari, Prigozhin. "Il mondo non dovrebbe avere paura. Sappiamo cosa ci protegge. La nostra unità", ha aggiunto Zelensky, secondo cui "l’Ucraina sarà sicuramente in grado di proteggere l’Europa da qualsiasi forza russa, non importa chi le comanda".
Ore 19.57 Imminenti cambiamenti nella Difesa russa
Prigozhin ha accettato la mediazione di Lukashenko e ha comunicato la fine dell'avanzata su Mosca dei combattenti del gruppo Wagner, che torneranno in Ucraina. I primi report parlano di "imminenti grandi cambiamenti" nei vertici dellla Difesa russa, che probabilmente erano il vero obiettivo di Prigozhin.
Ore 19.32 La conferma di Prigozhin: ritirate le truppe da Mosca
Prigozhin ha confermato il ritiro delle truppe della Wagner da Mosca. In un nuovo audio diffuso su Telegram il capo dei mercenari ha dichiarato che i suoi uomini sono arrivati "a 200 chilometri" dalla capitale della Russia, ma ora fanno "marcia indietro", tornando verso sud per evitare "spargimento di sangue russo".
Ore 19.22 Da Minsk: "Prigozhin ha accettato di fermare l'avanzata"
Dall'agenzia Tass filtra una notizia che il gruppo Wagner non ha confermato ma che sarebbe clamorosa: Prigozhin avrebbe accettato di interrompere l'avanzata verso Mosca dopo un colloquio telefonico con Lukashenko. I due avrebbero trovato una "soluzione accettabile" per risolvere la situazione e senza ripercussioni per i combattenti della Wagner. Per il momento si tratta di indiscrezioni da prendere con le pinze: si aspetta la conferma o la smentita di Prigozhin.
Ore 19.08 Zelensky: "Putin è impaurito, non controlla più nulla"
Volodymyr Zelensky ha commentato quanto sta accadendo in queste ore a Mosca: "I padroni della Russia non controllano nulla, niente di niente. L'uomo del Cremlino è ovviamente molto spaventato e probabilmente si nasconde da qualche parte, senza mostrarsi. Sono sicuro che non è più a Mosca. Cosa faremo noi ucraini? Difenderemo il nostro Paese. Difenderemo la nostra libertà. Non rimarremo in silenzio e non saremo inattivi. Sappiamo come vincere e succederà. La nostra vittoria in questa guerra sarà netta".
Ore 18.56 Khodorkovsky con Prigozhin: "Non è un amico, ma l'occasione è unica"
Anche Mikhail Khodorkovsky si è schierato dalla parte di Prigozhin. Il capo del gruppo petrolifero Yukos nonché esponente dell'opposizione a Putin all'estero ha esortato i connazionali ad armarsi: "Prigozhin non è nostro amico, nemmeno nostro alleato. È un bandito e un criminale di guerra, ma la sua ribellione è un'opportunità unica, e non ce ne sarà un'altra simile per molto tempo".
Ore 18.37 Biden chama Macron, Scholz e Sunak
Il presidente americano Joe Biden ha avuto colloqui telefonici con Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Rishi Sunak. Stando a quanto riferito dalla Casa Bianca, i leader mondiali hanno discusso di quanto sta accadendo in queste ore in Russia e hanno ribadito il sostegno incondizionato all'Ucraina.
Ore 18.23 Medvedev: "Mondo sull’orlo della distruzione se i banditi arrivano alle armi nucleari"
"Nella storia dell’umanità, non c’è mai stata una cosa del genere, che il più grande arsenale di armi nucleari fosse sotto il controllo di banditi. Una crisi del genere non sarà ovviamente limitata a un singolo Paese ma il mondo sarà portato sull’orlo della distruzione. Ma non consentiremo agli eventi di seguire questo scenario, a prescindere da quello che piacerebbe a questi pazzi criminali". A dirlo il vice presidente del Consiglio di sicurezza della Russia Dmitry Medvedev.
Ore 18.04 Il sindaco di Mosca: lunedì sospese attività lavorative
Per "minimizzare i rischi", lunedì, a Mosca, non si lavorerà. Lo ha annunciato il sindaco della capitale russa, Sergey Sobyanin, riconoscendo che la situazione è "difficile" e che in città sono state attivate le misure antiterrorismo.
Ore 17.52 Incontro in vista tra Zelensky e Sunak
Il primo ministro britannico, Rishi Sunak, ha dichiarato di essere in contatto con gli alleati del Regno Unito in merito all’ammutinamento di Wagner. Lo scrive il ’Guardian’. Il primo ministro ha esortato tutte le parti coinvolte a proteggere le vite dei civili e ha reso noto che oggi parlerà con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy e altri leader occidentali. "Stiamo tenendo d’occhio la situazione, poichè si sta evolvendo sul campo mentre parliamo", ha detto Sunak alla BBC. "La cosa più importante è che tutte le parti siano responsabili e proteggano i civili, e questo è tutto quello che posso dire in questo momento". Alla domanda se avesse parlato con Zelensky, Sunak ha detto: "Sono in contatto con i nostri alleati. Parlerò con alcuni di loro più tardi oggi, poichè ti aspetteresti che fossimo coordinati su una situazione come questa, ma si sta evolvendo mentre parliamo".
Ore 17.24 Medvedev: "Questo è un colpo di Stato organizzato"
Quanto sta accadendo in Russia, l’ammutinamento dei mercenari di Wagner, "è un colpo di Stato organizzato": lo ha detto su Telegram l’ex presidente russo e oggi ’numero due del potente Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev.
Ore 17.23 La Russia avverte l'Occidente: "Nessuno sfrutti la situazione"
Il ministero degli Esteri russo ha messo in guardia i Paesi occidentali dallo sfruttamento della situazione politica all’interno della Russia per i propri fini, ed ha espresso la certezza che tali tentativi siano inutili. «Stiamo mettendo in guardia i paesi occidentali contro qualsiasi accenno di un potenziale utilizzo della situazione interna russa per il raggiungimento dei loro obiettivi russofobici. Tali tentativi sono privi di prospettive e non saranno incoraggiati nè in Russia, nè tra le forze politiche di buon senso all’estero», ha detto il ministero in un comunicato.
Ore 16.59 Lettonia chiude le frontiere ai russi in fuga
La Lettonia ha chiuso i suoi confini ai russi durante l’avanzata di Wagner verso Mosca contro il regime del presidente Putin. Il presidente eletto della Lettonia ha affermato che lo stato baltico ha rafforzato la sicurezza delle frontiere in risposta all’ammutinamento in corso in Russia e non ammetterà i russi. "La Lettonia segue da vicino l’evoluzione della situazione in Russia... La sicurezza delle frontiere è stata rafforzata, il visto o l’ingresso alla frontiera da parte di russi che lasciano la Russia a causa degli eventi in corso non saranno presi in considerazione", ha dichiarato Edgars Rinkevics su Twitter. "La Lettonia non rilascerà visti umanitari o di altro tipo", ha aggiunto il presidente eletto, che è anche ministro degli Esteri. Già lo scorso anno la Lettonia aveva smesso di rilasciare nuovi visti ai cittadini russi, ma fino ad ora aveva fatto un’eccezione per i visti umanitari. Non è chiaro se i visti finora rilasciati rimarranno idonei per l’ingresso.
Ore 16.57 Wagner: "Presto avremo un nuovo presidente"
È comparso su telegram un messaggio della Wagner contro Vladimir Putin: "Ha sbagliato. Adesso solo il peggio per lui. Presto avremo un nuovo presidente”.
Ore 16.40 Esercito russo prende posizione a Mosca
Le forze di sicurezza russe stanno prendendo posizione a sud di Mosca. È quanto si vede in alcune fotografie pubblicate dal quotidiano economico russo Vedomosti, che mostrano i militari armati e dispiegati lungo l’autostrada M4, che collega la capitale alle città di Voronezh e Rostov, nella Russia meridionale, dove nelle scorse ore sono entrati i mercenari di Wagner. Le fotografie mostrano anche un elicottero e un camion della polizia in azione, pronti a intervenire.
Ore 16.38 A Mosca evacuati musei e centri commerciali
La BBC Russia ha riferito di evacuazioni di edifici pubblici in tutta Mosca mentre i ribelli Wagner avanzano. L’emittente ha detto che i musei vicino al Cremlino sono stati evacuati. Ci sono state segnalazioni nelle ultime ore di evacuazioni della Galleria Tretyakov, del Museo Pushkin e della Casa della Cultura GES-2, ha aggiunto la BBC. Anche il centro commerciale Mega Belaya Dacha e il centro commerciale Kvartal sono stati evacuati.
Ore 16.18 Wagner a 440 km a sud di Mosca
Il governatore della regione russa di Lipetsk, Igor Artamonov, ha confermato che le forze della Wagner stanno muovendo verso Mosca. Lo ha riferito la Bbc, che in precedenza aveva diffuso la notizia di un video che mostrava un convoglio dell’organizzazione di mercenari che transitava attraverso la regione. Il convoglio si troverebbe a meno di 400 chilometri dalla capitale russa. "Le forze dell’ordine e le autorità stanno adottando tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza della popolazione. La situazione è sotto controllo", ha assicurato Artamonov sui social.
Ore 16.16 Elicotteri russi aprono il fuoco sulla Wagner
Elicotteri dell’esercito russo hanno aperto il fuoco su un convoglio militare di Wagner, sull’autostrada M4, superata la città di Voronezh, già a metà strada verso Mosca. Lo ha riferito un testimone all’agenzia di stampa Reuters.
Ore 15.56: "Tagliati i rifornimenti con la Crimea russa"
Le milizie del Gruppo Wagner avrebbero tagliato i rifornimenti tra i territori occupati in Ucraina e la Crimea russa. Nel frattempo, le autorità ucraine riferiscono di territori persi nel 2014 già riconquistati dalle truppe di Kiev. Sono in continuo aggiornamento le notizie che arrivano dal fronte del Donetsk, diventato improvvisamente la "seconda" guerra per Vladimir Putin, impegnato ora anima, corpo e militari nel difendere Mosca dall'assalto dei miliziani di Evgeni Prigozhin. Secondo gli esperti, le truppe russe nell'Est dell'Ucraina sarebbero di fatto "prese nella morsa di Wagner", che controlla il territorio a Nord (con il distretto militare russo di Rostov in loro possesso) e a Sud. Per l'esercito regolare di Mosca ci sarebbero pochi giorni di autonomia prima di finire vettovaglie e scorte militari. A rendere quasi impossibile la reazione dei russi, il fatto che i mezzi in possesso di Wagner in Ucraina sono identici in tutto e per tutto a quelli in dotazione all'esercito regolare. Di fatto, nel giro di poche ore gli uomini di Prigozhin sono diventati un "nemico invisibile".
Ore 15.09: Convoglio Wagner oltre Voronezh, è a Sud di Mosca
La Bbc ha verificato un video che mostra un convoglio Wagner di veicoli armati che viaggiano sull'autostrada M4, che collega Voronezh e Mosca attraverso la regione di Lipetsk. Il governatore della regione di Lipetsk ha chiesto ai residenti di rimanere a casa ed evitare di mettersi in viaggio, sia con i veicoli pubblici che con i mezzi privati; e le autorità regionali hanno anche cancellato tutti i servizi di autobus nella regione. Voronezh è una delle due città - l'altra è Rostov-sul-Don, situata più a Sud - dove i mercenari di Wagner hanno preso il controllo dei siti militari.
Ore 15.01: "Wagner a 200 chilometri da Mosca, pazzesco"
"Le forze di Wagner sono a Yelets, a solo 320 km da Mosca. Perdonate l’aggettivo abusato: pazzesco". Lo scrive su Twitter il giornalista della Stampa Jacopo Iacoboni, grande esperto di Ucraina e di intelligence.
Ore 14.39: "La maggior parte dei soldati russi ha cambiato sponda"
Il Gruppo Wagner ha annunciato che "la maggior parte dell'esercito regolare russo della regione di Lipetsk ha cambiato sponda e si è unito" ai paramilitari guidati da Evgeny Prigozhin. Ora la colonna militare unita si sta dirigendo verso Mosca.
Ore 14.08: "Tempo stimato 20 ore"
"Le forze del gruppo Wagner hanno aggirato Voronezh e si stanno spostando verso Mosca, spazzando via tutto sul loro cammino". Lo scrive su Twitter il consigliere del ministero ucraino dell'Interno, Anton Gerashchenko, secondo cui "il tempo stimato di avvicinamento a Mosca della Colonna Wagner è di 20-21 ore. Non si sa chi sia a capo della colonna e se sia presente lo stesso terrorista Prigozhin".
Ore 13.43: "Putin e Medvedev in fuga"
"Il presidente lavora al Cremlino". Lo ha assicurato il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti, dopo alcuni voci secondo cui, dopo la rivolta della Wagner, il presidente avrebbe lasciato Mosca per una delle residenze fuori dalla regione della capitale. A Mosca è rimasto anche il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, come riferito dal suo portavoce, Oleg Osipov: "Medvedev, i suoi assistenti e la segreteria sono nei loro luoghi di lavoro e svolgono i loro compiti".
Ore 13.16: "Prossimi due giorni decisivi"
Quello in corso in Russia è "definitivamente un ammutinamento" il cui esito sarà probabilmente deciso "nei prossimi due o tre giorni". Lo afferma una fonte dell'intelligence ucraina menzionata dal quotidiano statunitense Washington Post. Decisivo, secondo l'ufficiale, sarà il controllo del quartier generale del Distretto militare meridionale delle forze armate russe a Rostov sul Don, a un centinaio di chilometri dal confine con l'Ucraina
Ore 12.42: Mosca bombarda Voronezh
L'aviazione russa ha bombardato un deposito di carburante a Voronezh, la cittadina del sud ovest della Russia dove i mercenari della Wagner sarebbero avanzati. Lo riporta su Twitter il Kyiv Post pubblicando anche immagini del deposito in fiamme e spiegando che in questo modo Mosca intende bloccare alle forze dell'esercito privato, che sarebbe in marcia verso la capitale, l'accesso al carburante.
Ore 12.21: "La guerra civile è iniziata"
"Nella regione di Voronezh è stata attaccata una delle colonne del Gruppo Wagner. L'aviazione funziona è al lavoro. La guerra civile è ufficialmente iniziata". Lo scrive su Telegram uno dei profili collegati al gruppo paramilitare fondato da Evgeni Prigozhin, che successivamente ha mostrato l'immagine di un elicottero russo che sarebbe stato abbattuto dai paramilitari dopo un tentativo di attacco contro di loro.
Ore 11.58: Meloni, "convocati ministri e 007"
"Non volevo mancare qui, ho convocato", in Italia "i ministri competenti e l'intelligence italiana per cercare di avere elementi maggiori per giudicare la vicenda. Assolutamente non sono in grado né di dire molto di più, né di fare pronostici...". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni al termine del bilaterale con il cancelliere austriaco al Forum Europa.
Ore 11.26: Voronezh, "militari pronti a difenderci"
Il governatore della regione russa di Voronezh Aleksandr Gusev ha detto che l'esercito sta adottando tutte le "misure militari necessarie" per fermare la rivolta armata del gruppo paramilitare Wagner. Le dichiarazioni di Gusev, a conferma che è in corso "un'operazione antiterrorismo", giungono dopo che alcune indiscrezioni riferiscono di un avanzamento dei paramilitari guidati da Evgenij Prigozhin nella regione russa. Le milizie del gruppo Wagner si troverebbero ora a soli 500 chilometri dalla capitale Mosca e sarebbero in corso scontri militari.
Ore 11.10: Kadyrov con Putin, "ceceni partiti per le zone della rivolta"
La rivolta di Prigozhin contro Mosca "è un tradimento". Lo denuncia il leader ceceno Ramzan Kadyrov, che si schiera con Vladimir Putin e annuncia l'invio dei suoi combattenti nelle "zone di tensione". Sul suo canale Telegram Kadyrov ha detto: "Quello che sta accadendo non è un ultimatum al ministero della Difesa. E' una sfida per lo stato e contro questa sfida è necessario radunare tutti attorno al leader della nazione: l'esercito, le forze di sicurezza, i governatori e la popolazione civile. I soldati del ministero della Difesa e della Guardia Nazionale nella Repubblica cecena sono già partiti per le zone di tensione. Faremo di tutto per preservare l'unità della RUSSIA e proteggere lo stato".
Ore 10. 51: Zakharova, "solo un comandante in capo"
"Abbiamo un comandante in capo. Non due, non tre. Uno. E ha invitato tutti a unirsi. Questa è la cosa principale ora". Lo ha scritto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova sul suo canale Telegram, commentando la rivolta di Wagner contro Mosca. "Il nemico sta solo aspettando la nostra guerra civile", ha affermato Zakharova che, in riferimento alle azioni di Prigozhin, ha sottolineato come "la tentazione di mettere la propria opinione al di sopra degli interessi del paese e del popolo sia grande".
Ore 10.40: Prigozhin, "in 25mila e pronti a morire"
"Tutti noi siamo pronti a morire. Tutti e 25 mila, e poi altri 25 mila". Evgeni Prigozhin, capo dei mercenari del Gruppo Wagner, tiene duro nel suo tentativo di golpe e in un messaggio audio pubblicato su Telegram torna a minacciare l'esercito russo. Una scelta, spiega, che è stata fatta "per il popolo russo".
Ore 10.32: la Nato "sta monitorando" la situazione
La Nato sta "monitorando" la situazione scoppiata nelle ultime ore in Russia, dove il capo del gruppo mercenario Wagner, Evgheni Prigozhin, ha chiesto ai suoi mercenari di ribellarsi contro il ministero della Difesa, un'iniziativa che il presidente russo Vladimir Putin ha definito "tradimento". "Stiamo monitorando la situazione", ha detto un portavoce della Nato.
Ore 10.03: "Tutto dipende dalla lealtà delle forze armate"
La ribellione aperta di Prigozhin rappresenta "la sfida più significativa allo Stato russo" nella storia recente. Lo sostiene l'intelligence britannica nel rapporto quotidiano dedicato alla guerra in Ucraina. Secondo Londra, i reparti Wagner sono rientrati in territorio russo attraversando il confine ucraino in più punti e mirano, dopo Rostov, verso Voronezh, con l'intenzione poi di "raggiungere Mosca". Un progetto il cui fallimento dipende ora dalla lealtà al Cremlino "della Guardia Nazionale".
Ore 9.37: "Circondata la sede di Wagner a San Pietroburgo"
L'edificio della Wagner Center PMC in Zolotoy Street a San Pietroburgo è circondato da agenti delle forze dell'ordine russe. Lo riferisce l'agenzia di stampa Tass.
Ore 9.15: Putin parla alla Nazione, "pugnalati alla schiena"
"La battaglia per il destino del nostro popolo contro l'Occidente ha bisogno di unità. Le azioni che ci dividono sono un tradimento dei nostri fratelli d'armi, un colpo alla schiena del nostro popolo. Come nel 1917, quando il nostro Paese era diviso. Non permetteremo che questo accada: è un tradimento interno". Il presidente russo Vladimir Putin parla alla nazione e accusa Evgeni Prigozhin e il Gruppo Wagner di tradimento. "Come comandante in capo e cittadino russo farò tutto il possibile per difendere la Costituzione, la libertà e la sicurezza della Russia. Chi imbraccerà le armi contro i proprio connazionali pagherà per questo crimine. Sapremo affrontare gli ostacoli e diventeremo ancora più forti", ha sottolineato lo Zar confermando che la situazione a Rostov sul Don "rimane difficile". Il presidente ha invitato i miliziani ribelli a recedere dai loro propositi, assicurando che per loro in questo caso non ci sarà alcuna conseguenza. Parole che sembrano far emergere una imprevista fragilità per il capo del Cremlino. Wagner, ha aggiunto, "è una minaccia mortale per la Russia".
Ore 9.04: Le truppe di Wagner a metà strada tra Rostov e Mosca
Dopo aver occupato il distretto militare di Rostov, le truppe del Gruppo Wagner starebbero procedendo in direzione Mosca e sarebbero ora a metà strada, all'altezza di Voronezh. In alcuni video apparsi su Twitter, si vedono dei mezzi di Wagner distrutti dagli elicotteri dell'esercito russo.
Ore 8.53: Kiev, "Tutto è appena iniziato in Russia"
"Tutto è appena iniziato in Russia". Lo scrive su Twitter Mychajlo Podolyak, consigliere del presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky. "L'operazione antiterrorismo di Prigozhin sul territorio della Russia ha già portato alla cattura di Rostov", "gli eventi hanno ottenuto ampia pubblicità in Russia e hanno persino ricevuto una valutazione legale offensiva dal Servizio di sicurezza centrale Fsb, dal Centro nazionale antiterrorismo e dall'ufficio del procuratore generale", scrive Podolyak. "La divisione tra le elite è troppo evidente. Non funzionerà mettersi d'accordo e fingere che tutto sia sistemato. Qualcuno deve sicuramente perdere: o Prigozhin o il collettivo "anti-Prigozhin", il gruppo di Putin. Tutto e' appena iniziato in Russia", aggiunge il consigliere di Zelensky.
Ore 8.25: "Putin parlerà presto alla nazione"
Il presidente russo Vladimir Putin parlerà "presto" alla nazione. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov. "Putin farà presto un discorso", ha detto Peskov alle agenzie di stampa russe. L'intervento del capo dello Stato russo riguarderanno la rivolta armata organizzata dal gruppo paramilitare Wagner, guidato da Evgenij Prigozhin, che da ieri sera ha invitato la popolazione a scendere in piazza e ribellarsi contro le autorità.
Ore 8.12: "Da Prigozhin un colpo di stato"
Il generale dell'esercito Vladimir Alekseev, primo vice capo del Gru - l'intelligence militare russa - definisce gli attacchi del capo di Wagner Prigozhin "un colpo di Stato", "una pugnalata alle spalle del Paese e del presidente", secondo quanto riporta Ria Novosti. "Solo il presidente - dice il generale rivolgendosi ai Wagner - può nominare il più alto personale di comando delle forze armate e tu stai cercando di invadere il suo potere. Questo è un colpo di stato. Vi chiedo di cambiare idea, non è necessario che lo facciate ora perché ora è impossibile pensare a un colpo più grande per l'immagine della Russia e delle sue forze armate".
Ore 7.43: "Mosca, misure straordinarie di protezione"
A Mosca vengono messe in campo misure straordinarie di protezione dei centri di poteri. Diversi media russi, tra cui la tv Dozhd e Moscow Times, segnalano che diversi mezzi militari presidiano alcuni edifici sensibili in città. L'agenzia di stampa statale russa Tass ha confermato che durante la notte a Mosca sono state messe in atto misure di sicurezza, dopo l'appello del leader del gruppo paramilitare Wagner a ribellarsi al comando militare russo. "Le misure di sicurezza sono state rafforzate a Mosca, i siti più importanti sono sottoposti a maggiore sicurezza", cosi' come "gli organi statali e le infrastrutture di trasporto", ha detto a Tass un funzionario non identificato delle forze di sicurezza.