Titan, i suoni? "Ecco cosa sono": un'agghiacciante scoperta dagli abissi
Emergono nuovi e preoccupanti dettagli sulle sorti del Titan, il sommergibile scomparso da domenica scorsa mentre era impegnato in un tour dei fondali marini per visitare il Titanic. In queste ore una notizia, già smentita, ha riacceso le speranze. Gli uomini della Guardia Costiera statunitense avevano infatti detto di aver sentito dei suoni, dei colpi a intervalli di 30 minuti. L'ipotesi è che i rumori venissero prodotti dai cinque passeggeri a bordo. Una sorta di richiesta di aiuto.
Ma la buona notizia è stata in fretta smentita. Secondo l'ex comandante di sottomarini nucleari della Marina degli Stati Uniti, David Marquet, "il rumore potrebbero essere solo suoni naturali. Sentiamo rumori e altre navi stanno arrivando nell'area, e poi sentiamo più rumori, e non penso che sia una coincidenza". Insomma, sarebbero generati dal "rumore di fondo dell'oceano". Questa non è però la sola cattiva nuova. Oltretutto portare il Titan in superficie e aprire senza rischi il portellone, richiederebbe tempo.
In un briefing del Science Media Centre, seguito dalla Bbc, Alistair Greig, professore di ingegneria marina presso l'University College di Londra, e Rob Larter, geofisico marino del British Antarctic Survey, alla domanda su quanto tempo potrebbe volerci per portare il sottomarino in superficie una volta trovato, hanno risposto: "Non sappiamo quanto tempo ci vorrebbe ma in uno scenario operativo normale pensiamo ci vogliano circa due ore per scendere in profondità e ancora circa due ore (per risalire)". Un'impresa, con le stime che vedono l'ossigeno all'interno del natante finito, quasi impossibile.