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Meloni a Parigi, affronto-Macron: si schiera con Riad

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La sfida per ospitare l'Expo 2030 è ancora aperta: da una parte Roma, dall'altra Riad e Busan. E se Giorgia Meloni, insieme al governatore del Lazio, Francesco Rocca, e al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, spingono per la Capitale italiana. Dall'altra Emmanuel Macron fa il tifo per l'Arabia Saudita. "Legittima, non entro nel merito", liquida così il premier l'ennesimo schiaffo francese. Di più, perché giunta all’ambasciata italiana in rue de Varenne, Meloni ha accolto gli ospiti con un breve discorso: "Se non siete ancora persuasi della validità della nostra proposta questa sera (ieri, ndr ) vi stupiremo. Credo davvero in questo progetto e che l’Italia possa fare la differenza".

 

 

Davanti ai 179 delegati del Bie, coloro che il prossimo 28 novembre dovranno eleggere la vincitrice tra Roma, Riad e Busan (è finita invece la corsa di Odessa), la premier ha ribadito: "La nostra carta vincente è la capacità di conciliare tradizione e innovazione a partire dalla rigenerazione e dal rapporto tra uomo e territorio: la dimostrazione che si possono realizzare grandi opere senza deturpare l’ambiente". Altrettanto fiducioso il primo cittadino Gualtieri. Sarà lui a dove accogliere il presidente brasiliano Lula con il quale parlerà anche della proposta della Capitale: "Sarà un’Expo sostenibile, verde, inclusiva, che rigenera un quadrante e che darà a tutti i Paesi una vetrina straordinaria - ha ribadito stando a quanto riportato dal Corriere della Sera -. A Roma ci saranno sicuramente più visitatori che a Busan e Riad, la nostra sarà un’Expo a servizio del mondo che vuole misurarsi con le sfide del nostro tempo".

 

 

Per non parlare poi dei diritti civili, spesso tema controverso a Riad. A lanciare una chiara frecciata a Macron e compagni ci pensa Rocca, spiegando che "noi ci auguriamo che venga tenuto in adeguata considerazione, anche se il voto è segreto. Per noi l’aspetto dei diritti civili è fondamentale: l’Italia è un Paese aperto, accogliente, su questo stiamo facendo la nostra battaglia". Macron può dire lo stesso dell'Arabia Saudita?

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