Meloni e Macron, diktat all'Europa sui migranti: "Non lasciamoli in mano ai criminali"
Tra Emmanuel Macron e Giorgia Meloni c'è una "visione condivisa" sul Mediterraneo e la Tunisia, l'accordo sulla priorità nel "rafforzare le frontiere esterne" dell'Unione Europea e l'impegno comune per "stroncare la rete di trafficanti" di migranti, per non lasciarne l'ingresso nell'Ue "in mano ai criminali". All'Eliseo va in scena l'incontro tra il presidente francese e la premier italiana, in un clima collaborativo e almeno apparentemente disteso dopo le grandi tensioni delle scorse settimane provocate dalle bellicose dichiarazioni di alcuni importanti ministri del governo transalpino contro quello di centrodestra di casa nostra.
Il punto in agenda più importante e impattante è senza dubbio quello dell'immigrazione. Prima di tutto, però, i due leader sottolineano il rispetto reciproco: "Italia e Francia sono legate, importanti, centrali e protagoniste in Europa", spiega la Meloni. Dobbiamo capire "come rafforzare il nostro dialogo" sia a "beneficio dei nostri interessi nazionali, sia dell'Europa". A partire dall'Africa. "Su Tunisia e Libia, l'Italia e la Francia lavorano su interessi convergenti - prosegue Meloni -, vale lo stesso sull'Ucraina". Nelle prossime settimane "dovremo prendere decisioni importanti sul futuro dell'Europa, i rapporti transatlantici e il futuro del continente: è essenziale che Roma e Parigi lavorino assieme".
Quella fra Italia e Francia, le fa eco Macron, è "un'amicizia a cui tengo in primis", una relazione "unica". "A volte ci possono essere controversie, ma sempre in un contesto rispettoso", ha proseguito il capo dell'Eliseo porgendo poi alla Meloni le condoglianze per la morte di Silvio Berlusconi.
Sul tavolo anche questioni economiche e militari. Italia e Francia, mette in chiaro la premier "condividono che ogni processo di transizione (energetica, ndr) debba essere compatibile con il nostro sviluppo e sostenibile per le nostre società. Transizione e sostenibilità ambientale non possono prescindere da una sostenibilità economica e sociale che non indebolisca un sistema produttivo che sta già affrontando una situazione non facile". Nel dossier strategico anche il sistema di difesa antiaerea franco-italiano Samp-T, "ormai dispiegato e operativo in Ucraina", ricorda Macron. Si tratta di "un contributo importante alla difesa antiaerea del Paese", ha concluso il presidente francese, spiegando che il Samp-T contribuirà alla protezione della popolazione e del punti chiave dell'Ucraina. E' il "frutto della nostra collaborazione", un "esempio concreto di quello che la Francia e l'Italia possono fare".