Titanic, il dubbio prima di salpare di uno dei dispersi: "Di quell'oblò non mi fido"
Del sottomarino in visita al relitto del Titanic non c'è traccia. Più passa il tempo, più la speranza di ritrovare le cinque persone a bordo salve si affievolisce. Tra questi ci sarebbe un miliardario appassionato di imprese impossibili, il pilota di sommergibili definito "Mr Titanic", il ceo e fondatore della Ocean Gate. Quest'ultima una società che per 250mila dollari offre "una occasione per uscire dalla vita di tutti i giorni e scoprire qualcosa di veramente straordinario". Il Titan, dunque, il sottomarino da cinque posti scomparso nella giornata di lunedì 19 giugno proprio mentre si sta avvicinando al relitto del Titanic situato a 3.800 metri di profondità.
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Eppure quella a bordo del natante è tutt'altro che una passeggiata. I passeggeri al suo interno hanno "massimo 4 giorni di autonomia di ossigeno a bordo". Ma del piccolo sommergibile i contatti si sono persi dopo appena un'ora e 45 dalla sua immersione. Al momento sono poche le identità di cui si è a conoscenza. Stando ai familiari, con certezza, a bordo c'era il miliardario britannico Hamish Harding. 58enne, a capo della Action Aviation, società legata all'aviazione con sede negli Emirati Arabi, non ha mai nascosto la sua passione per lo spazio e avventure. Con lui anche Paul-Henri Nargeolet, 76 anni, forse uno dei maggiori esperti al mondo di Titanic.
Titanic, sparito un sottomarino in visita al relitto: si teme un'altra ecatombe
Ex membro della marina francese per 25 anni, Nargeolet era colui che guidò il Nautilus, piccolo sottomarino che nel 1987 dopo le prime scoperte confermò la presenza della nave e permise dopo 34 diverse immersioni di recuperare oltre 1800 oggetti del Titanic. Proprio lui, secondo quanto riferito dai parenti, sarebbe stato scettico sul viaggio. Prima di partire avrebbe confermato che "non si fidava di questo nuovo sottomarino in materiale composito e con oblò da 60 centimetri, ma ci sarebbe andato lo stesso per la bellezza della spedizione".
Dubbi dunque sulla reale pressione a cui potessero resistere all'interno dell'imbarcazione. Anche se i dati precisi sulla resistenza dei sottomarini alla pressione dell’acqua sono generalmente coperti da segreto, tuttavia, sono disponibili alcune informazioni sulla progettazione, i test e la profondità operativa massima di diversi tipi di sottomarini. Generalmente la resistenza di un sottomarino alla pressione dell’acqua dipende principalmente dal materiale utilizzato per costruirlo. Da qui la preoccupazione di Nargeolet. Ancora sconosciute le identità degli altri passeggeri. Si pensa che il terzo uomo, al momento disperso, sia l'ingegnere aerospaziale Stockton Rush.
È stato lui a permettere a persone facoltose di essere "uno dei pochi a vedere con i tuoi occhi il Titanic". Altri due nomi che sono poi usciti sono quelli dell’imprenditore pachistano Shahzada Dawood e di suo figlio Suleman Dawood. Titan, realizzato dalla Ocean Gate, è uno dei pochi mezzi commerciali in grado di arrivare a poca distanza dallo storico scafo. L'avventura viene venduta in pacchetto dalla modica cifra di 250mila dollari e offre "otto giorni sette notti" per cinque persone, con tanto di wi-fi e bagno disponibili. Rush e i suoi avevano già fatto più spedizioni, fino a ieri operate con successo.