Titanic, chi è a bordo del sommergibile scomparso: un nome è pazzesco
Chi può permettersi di pagare 250mila dollari un viaggio di otto giorni 250mila dollari non è un turista qualsiasi. Man mano che proseguono le ricerche del sottomarino scomparso domenica al largo dell'Oceano Atlantico emergono i particolari della vita dei cinque uomini saliti a bordo del mezzo in fibra di carbonio per un'escursione verso il relitto del Titanic pubblicizzata come “un’opportunità per uscire dalla vita di tutti i giorni e scoprire qualcosa di straordinario”.
Il sottomarino fa capo alla società privata OceanGate Expeditions e solitamente organizza spedizione sui fondali per gli appassionati di mari e relitti che abbiano però un portafoglio decisamente gonfio. E gonfio è sicuramente il portafoglio del miliardario Hamish Harding, che fa l'imprenditore ma è anche aviatore ed esploratore. Il suo è stato il primo nome confermato dai parenti: il britannico di 58 anni è a capo della Action Aviation, società legata all'aviazione con sede negli Emirati Arabi. Lo stesso Harding, appassionato di spazio e avventure, aveva condiviso poco prima su Instagram tutta la sua gioia per prendere parte all'esplorazione dell'antico relitto: "A causa del peggior inverno degli ultimi 40 anni, questa missione sarà probabilmente la prima e unica con equipaggio sul Titanic nel 2023. Si è appena aperta una finestra meteorologica e domani tenteremo l'immersione". Harding ha già fatto il turista spaziale e pilota nel 2022 del quinto volo della navetta Blue Origin di Jeff Bezos.
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Con lui c'è anche Paul-Henri Nargeolet, 76 anni, forse uno dei maggiori esperti al mondo di Titanic. Ex membro della marina francese per 25 anni, Nargeolet era colui che guidò il Nautilus, piccolo sottomarino che nel 1987 dopo le prime scoperte confermò la presenza della nave e permise dopo 34 diverse immersioni di recuperare oltre 1800 oggetti del Titanic. Rivela Repubblica che in attesa di conferme sulla sua reale presenza sul mezzo, alcuni parenti hanno confidato che prima di partire "non si fidava di questo nuovo sottomarino in materiale composito e con oblò da 60 centimetri, ma ci sarebbe andato lo stesso per la bellezza della spedizione". Non ci sono ancora conferme sulla sua reale presenza sul mezzo.
Sul piccolo sommergibile sono invece sicuramente saliti Shahzada Dawood, amministratore del Seti Institute, insieme a suo figlio Suleman. La loro presenza è stata confermata da una nota diffusa dalla famiglia. Ancora dubbia invece la presenza di Stockton Rush, l'amministratore delegato e co-fondatore di OceanGate Expedition. Lui che voleva andare nello spazio ma non poteva per problemi alla vista, scelse nel 2010 di aprire le porte del turismo di profondità per permettere a persone facoltose di essere "uno dei pochi a vedere con i tuoi occhi il Titanic". Quelli della Ocean Gate sono infatti oggi gli unici mezzi commerciali in grado di arrivare a poca distanza dal relitto: il pacchetto di "otto giorni sette notti" sul sottomarino per cinque persone, con tanto di wi-fi e bagno disponibili costa a ogni passeggero quasi 250mila dollari, oltre un milione per ogni discesa negli abissi. Rush e i suoi avevano già fatto più spedizioni, finora operate con successo, raccogliendo anche materiali video utili per la ricerca scientifica. La corsa contro il tempo per salvare i suoi ospiti è partita: ci sono a disposizione ancora tre giorni di ossigeno.
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