Diga Kakhovka, il Nyt: "Quel piccolo passaggio in sala macchine", come è crollata
Si torna a parlare della catastrofe della diga di Kakhovka, crollata in Ucraina con conseguenze drammatiche per l'intera regione e per la città di Kherson. Se ne torna a parlare perché, mentre prosegue il rimpallo di responsabilità tra Ucraina e Russia, il New York Times afferma di avere certezze circa la responsabilità di quanto accaduto.
Il quotidiano statunitense, infatti, afferma che anche se sono "teoricamente possibili molteplici spiegazioni", le prove portano chiaramente a ritenere che "la diga sia stata paralizzata da un’esplosione provocata dalla parte che la controlla: la Russia". Il NYT, inoltre, si rivolge ad ingegneri ed esperti di esplosivi, i quali sostengono che la diga avesse "un tallone d’Achille" e che, poiché costruita in epoca sovietica, "Mosca aveva ogni pagina dei disegni tecnici e sapeva dov’era". La diga, aggiunge il quotidiano, "è stata costruita con un enorme blocco di cemento alla base ed è attraversata da un piccolo passaggio, raggiungibile dalla sala macchine". E stando alle prove raccolte dal NYT, proprio in quel piccolo passaggio "è esplosa la carica che ha distrutto la diga di Kakhovka".
Per un mistero che parrebbe risolto, ne prosegue però un altro: quello legato a Kyrlo Budanov, capo dei servizi segreti di Kiev, che non compare in pubblico ormai da 21 giorni. Fonti russe sostengono che sia stato colpito in un attacco missilistico e che le sue condizioni sarebbero gravissime, o peggio potrebbe essere morto. E ancora, è stato confermato che il video in cui appariva la scorsa settimana, mentre raccomandava silenzio sulla controffensiva ucraina, era un video vecchio, di repertorio. I russi insistono: è morto. Kiev, da par suo, continua a smentire: lo ha fatto quattro volte in tre settimane, puntando il dito contro la propaganda russa.