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Russia, l'intercettazione choc sulla diga: "Volevamo spaventarli, poi..."

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Il Cremlino si affretterà a bollarla come falsa, ma l’intercettazione diffusa dai servizi segreti ucraini è una bomba perché contiene una completa ammissione di responsabilità per quanto riguarda il disastro della diga di Kakhovka, nella regione del Kherson. Russi e ucraini si sono accusati a vicenda di aver provocato una crisi umanitaria, ma adesso è spuntata una conversazione tra due ufficiali russi che fa chiarezza, a patto che sia autentica. 

 

 

“Hai visto quel video dove uno dei nostri dice che non è successo niente? Ma dalla finestra si vede che chiedo c’è una specie di mare”, afferma uno degli ufficiali. “Che stronz***”, risponde l’altro. Il botta e risposta prosegue: “Il vero pericolo è che alla centrale sopra mancherà il raffreddamento al reattore”, “e vabbè esploderà, così sarà tutto finito”. “Allora sono proprio stati i nostri, non gli ucraini - prosegue un ufficiale - era lì il nostro plotone di sabotatori. Volevano solo spaventare l'Ucraina, con la diga. Ma non è andata secondo i piani”. 

 

 

Dopo l’attacco alla diga di Kakhovka si sono mosse le Nazioni Unite, che parlano di situazione umanitaria “estremamente peggiorata”. Circa 700mila persone hanno bisogno di acqua potabile, inoltre l’allagamento dei terreni agricoli in uno dei granai più importanti del mondo causerà problemi a cascata, tra i quali minori esportazioni di cereali, prezzi alimentari più elevati in tutto il mondo e minori quantità di cibo per milioni di poveri.

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