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Cina, la rivelazione che può scatenare una guerra: "Base di Pechino a Cuba"

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La Cina intende costruire una base di spionaggio a Cuba. Lo scoop è del Wall Street Journal, che cita fonti di intelligence americane. Il regime di Pechino avrebbe offerto miliardi di dollari per dotarsi di una piattaforma di spionaggio elettronico permanente a soli 160 chilometri dalla costa della Florida: un piano che si basa sul fatto che il governo dell’Avana versa in enormi difficoltà economiche, per questo avrebbe dato la sua disponibilità. 

“In termini di capacità di spionaggio - è il commento di Federico Rampini sul Corriere della Sera - questa è la sfida più audace e visibile che Pechino lancia contro gli Stati Uniti. È anche una sfida alla Russia, di cui Cuba è stata un’alleata nonché una base militare e spionistica fin dalle origini della rivoluzione castrista. Dal punto di vista russo questa penetrazione cinese a Cuba si può interpretare come uno dei prezzi che Vladimir Putin è costretto a pagare a Xi Jinping per l’appoggio ricevuto nella guerra in Ucraina”. 

Secondo Rampini senza la guerra sarebbe stata impensabile una “invasione” della Cina a Cuba: “Il sostegno economico della Repubblica Popolare è stato essenziale per Mosca dall’inizio del conflitto, ma il conto è salato. Sul fronte economico Putin condanna la Russia a diventare una colonia cinese. I costi stanno diventando sempre più visibili anche sul versante geopolitico. La Cina insidia apertamente l’influenza russa in diverse aree del mondo, incluse le repubbliche ex-sovietiche dell’Asia centrale. Ora questa avanzata cinese si spinge fino ai Caraibi”. 

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