Principe Harry? "Un drogato, negli Usa non può tornare": uno tsunami
Gli americani vogliono il principe Harry fuori dagli Stati Uniti. A riferirlo è Kevin Roberts, capo dell'Heritage Foundation, un think tank conservatore di Washington. Al centro della bufera la domanda di visto del duca di Sussex in seguito alle sue ammissioni di consumo di droga nella sua autobiografia, "Spare". "Non ci piace che stia in America, anzi, ci piacerebbe che andasse da qualche altra parte", ha detto Roberts.
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Il principe Harry ha ammesso più volte nell'ultimo periodo di aver fatto uso di cocaina, fumato cannabis e aver assunto funghi allucinogeni. Tra l'altro, sia nella sua autobiografia sia nelle varie interviste rilasciate per promuovere il libro, il duca di Sussex ha definito l'uso della cannabis e dell'ayahuasca una "parte fondamentale della sua vita per superare i traumi e i dolori del passato". Ecco perché ora la Heritage Foundation avrebbe chiesto alle autorità statunitensi di pubblicare il documento con cui è stato concesso al principe il visto d'ingresso nel Paese. Il motivo? Una delle domande a cui deve rispondere chi richiede un visto è questa: "Sei o sei mai stato un utilizzatore di droghe?".
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Secondo la Heritage Foundation, sapere come Harry ha risposto a quella domanda sarebbe una questione di interesse pubblico: "Se è stato onesto sull'uso di droga, e non c'è ragione per credere che non lo sia stato, avrebbe dovuto scegliere 'sì' nel modulo". Adesso il suo sta diventando un vero e proprio caso politico, come dimostrano le dichiarazioni di un membro della fondazione, Nile Gardiner: "C'è un problema più grande del principe Harry legato al modo in cui viene applicata la legge sull'immigrazione per fare in modo che nessuno sia al di sopra della legge. Harry è soltanto la punta dell'iceberg".
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