Russia, "intercettati due bombardieri Usa sul Mar Baltico"
Due bombardieri statunitensi B-1B sono stati intercettati sul Mar Baltico da un caccia russo Su-27. Lo ha affermato il Centro di controllo della difesa nazionale, come riporta Ria Novosti. Secondo quanto affermato dal centro di controllo, i due bersaglieri si stavano avvicinando al confine russo. "Dopo l'allontanamento degli aerei da guerra stranieri dal confine di Stato, il caccia russo è tornato al suo campo d'aviazione", si legge in un comunicato del centro operativo del ministero della Difesa russo.
E' un nuovo tassello nel mosaico di grande tensione internazionale che in queste ore sta registrando nuovi, pericolosi picchi. Secondo quanto reso noto dal Ministero del Difesa russo i due bombardieri strategici non hanno comunque violato lo spazio aereo russo. Negli ultimi anni gli incidenti nella zona fra gli apparecchi russi e quelli dei paesi della Nato si sono moltiplicati, anche prima dello scoppio del conflitto ucraino; la scorsa settimana un evento simile aveva visto coinvolti un caccia russo, uno francese e uno tedesco.
Nel pomeriggio, erano arrivate le parole minacciose dell'ex presidente russo Dmitry Medvedev, a proposito dell'apertura di Biden e della Nato alla fornitura da parte degli alleati europei di caccia F16 a Kiev: "Più distruttive diventano le armi che Kiev riceve, più si avvicina la possibilità di un'apocalisse nucleare".
Nel frattempo, si riapre anche la questione del sabotaggio del gasdotto Nord Stream avvenuto proprio nel Mar Baltico lo scorso settembre. Secondo quanto riporta il quotidiano britannico Times, gli investigatori della polizia federale tedesca Bka "puntano sulla pista ucraina": sarebbero state trovate "tracce di esplosivo militare a bordo dello yatch Andromeda", partito settimane prima delle esplosioni dal porto tedesco di Rostock e poi attraccato sull'isola danese di Christianso, non lontano dal luogo in cui il Nord Stream è stato sabotato. Il vascello, acquistato da una compagnia polacca ombra proprietà di due ucraini, sarebbe stato usato come base per le immersioni di subacquei esperti che avrebbero piazzato l'esplosivo sul fondo. Alle sei persone a bordo - cinque uomini e una donna con falsi passaporti bulgari e romeni - si sarebbero aggiunti altri due uomini non ancora identificati, che si ritiene siano ucraini originari di Kiev e Odessa, almeno uno con esperienza militare, scrive ancora il Times.