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Russia, Prilepin ferito in un attentato: i partigiani della Crimea colpiscono Putin

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Lo scrittore nazionalista russo Zakhar Prilepin è rimasto gravemente ferito in un attentato nella regione di Nizhny Novogord, città della Russia profonda nel cuore degli Urali. Secondo le prime ricostruzioni, un ordigno potrebbe essere stato piazzato sotto il veicolo su cui l'uomo viaggiava: Prilepin si trovava nel villaggio di Pionerskoye per una vacanza in famiglia. Le sue condizioni sono gravi e si sta valutando il trasporto in elicottero a Mosca.

 

 

 

A gennaio si era arruolato nella Guardia Nazionale e secondo quanto riferito dal suo stesso ufficio stampa l'intellettuale e attivista filo-Putin era già sul campo in Ucraina "per svolgere missioni di combattimento". Deciso sostenitore dell'invasione della guerra, Prilepin, nato nel 1974 proprio a Nizhny Novgorod, aveva già combattuto in Cecenia nei ranghi dell'Omon, l'unità antiterrorismo della polizia russa.

 

 

 

Proprio per il suo passato nell'Omon, è entrato nella Guardia nazionale, aveva reso noto il suo ufficio stampa, aggiungendo che Prilepin aveva già organizzato "missioni umanitarie" nei territori occupati. In passato era stato consigliere della repubblica separatista di Donetsk

 

 

 

 

 

 

L'attentato contro il nazionalista putiniano è stato rivendicato dal gruppo Atesh, movimento di partigiani della Crimea che riunisce ucraini, tatari e russi. Lo scrive la Novaya Gazeta, citando un post su Telegram dello stesso gruppo nato nel settembre dello scorso anno. Nel giro di pochi minuti un uomo è stato fermato a Nizhny Novgorod perché sospettato di essere coinvolto nell'attentato al blogger. Per la commissione d'inchiesta russa, l'attentato "è un atto terroristico" senza alcun dubbio.

 

 

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