Intelligenza artificiale, la denuncia di Geoffrey Hinton: "Enormi pericoli"
cScossone ai piani altissimi di Google. Il "padrino dell'Intelligenza artificiale" si è dimesso. Geoffrey Hinton, 75 anni, ha lasciato il suo ruolo nell'azienda informatica. Alla base la necessità di poter parlare liberamente dei rischi dell'IA. "Me ne sono andato per poter parlare dei suoi pericoli", ha spiegato in un tweet dopo che nella giornata del primo maggio il New York Times ha dato la notizia del suo addio.
"Google ha agito in modo molto responsabile", ha comunque tenuto a precisare lo scienziato informatico. Per Hinton, l'uomo dietro il lavoro pionieristico che ha modellato i sistemi di IA alla base di molti dei prodotti odierni, "in questo momento, non sono più intelligenti di noi, per quanto ne so. Ma penso che presto potrebbero esserlo". Il timore principale, a detta dell'esperto, è quello di "non riconoscere più cosa è vero".
A esprimere apprezzamento per quanto fatto fino ad ora da Hinton ci ha pensato subito Jeff Dean. Lo chief scientist di Google ha definito lo scienziato fautore di "scoperte fondamentali nell’IA": "Rimaniamo impegnati in un approccio responsabile all’IA. Stiamo imparando continuamente a comprendere i rischi emergenti e al contempo a innovare con coraggio". Quella di Hinton non è la prima denuncia. A marzo, per esempio, importanti figure del mondo tecnologico hanno firmato una lettera in cui si chiedeva ai laboratori di intelligenza artificiale di interrompere l’addestramento dei sistemi di IA più potenti per almeno sei mesi, parlando "profondi rischi per la società e l’umanità". Tra i sostenitori della missiva anche Elon Musk.