Cina, la Germania minaccia: "Non staremo a guardare", rischio di guerra nucleare
Se la Cina dovesse invadere Taiwan, la Germania non rimarrebbe a guardare. Ne è sicuro chi il cancelliere Olaf Scholz lo conosce bene. "Troppi scambiano la cautela di Scholz per timidezza. Sbagliano, parla di Zeitenwende, perché cosciente che l’attacco di Putin ci obbliga a un’era terribile - spiega un giornalista della rete Deutsche Welle -. Il cancelliere ha fermato il gasdotto Nord Stream 2, armato Zelensky con una lettura nuova della Costituzione, investito 100 miliardi nelle forze armate Bundeswehr. Alla vigilia del blitz a Kiev, non avrei previsto nessuno di questi cambi epocali".
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Ora però la guerra continua incessante e nulla è escluso. Nemmeno una reazione tedesca. "Scholz dovrebbe vedere il premier cinese Li Qiang, il 20 giugno a Berlino, e di Cina discuteranno i ministri degli Esteri europei in maggio e il summit Ue di giugno. Una copia del documento riservato della nostra diplomazia sulla possibile guerra a Taiwan circola da novembre, Scholz dirà a Li che se Pechino imita Putin, il rischio di guerra nucleare sarà serio e va dunque raffreddato, subito".
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A confermarlo - stando a Repubblica - niente di meno di una parlamentare della sinistra Spd a cui fa eco una consigliera: "In Cina, la ministra Baerbock ha parlato di orrore atomico, noi terremo duro su diritti e pace. La nostra industria ha bisogno del mercato cinese, Scholz insiste su 'riduzione del rischio, non dei commerci', ma se i cinesi si illudono su una Germania indifferente, come sotto il cancelliere Schroeder, davanti alla possibile guerra sulle rotte da cui passa metà delle merci globali, duplicano l’errore di Putin". Insomma, riassume un ambasciatore Usa, "con Scholz, la diplomazia tedesca è salita di getto contro Putin e non romperà il fronte delle democrazie neppure in caso di raid su Taiwan. I cinesi lo sanno bene".